Dalla Regione un appello al Governo: «Sostegno per imprese, lavoratori e famiglie con figli in Dad»

Tra le richieste: l’estensione del congedo parentale Covid fino al 30 giugno 2022, sostegni alle PMI e un “rimborso a saldo” agli autonomi per le ore di didattica a distanza sostenute

Un sollecito al Governo da parte della Regione Piemonte per identificare soluzioni a sostegno dei lavoratori e delle famiglie che oggi si trovano a dover gestire un’“emergenza familiare” dettata dalla Dad. «Stiamo lavorando per superare l’emergenza anche mantenendo le scuole aperte e soprattutto per garantire una continuità e la socialità ai nostri ragazzi, che hanno più sofferto le restrizioni della pandemia e le chiusure dettate dai lockdown. Oggi, però, ci sentiamo in dovere di sollecitare il Governo per garantire un supporto ai genitori nella gestione giornaliera delle difficoltà dettate dalla DAD nel conciliare lavoro e famiglia». Lo dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’istruzione, al lavoro e alla formazione professionale della Regione Piemonte Elena Chiorino. Per mamme e papà dipendenti, agenti delle Forze dell’Ordine e autonomi iscritti all’INPS, il Governo ha prorogato fino al 31 marzo 2022 il “paracadute” garantito dal “Congedo parentale SARS CoV-2”, un permesso che autorizza il dipendente a restare a casa, pagato al 50%, per la cura dei figli, purché siano: minori di 14 anni, affetti dal Covid-19, in quarantena, o con attività didattica sospesa. «Chiediamo al Governo di estendere e semplificare la normativa del congedo per covid proprio per venire maggiormente incontro alle famiglie iniziando da una proroga del permesso al 30 giugno 2022, in linea con il termine dell’anno scolastico; essendo una situazione non ordinaria chiediamo, inoltre, che non sia più un vincolo di esclusione dall’ottenimento del congedo se uno dei due genitori ha un contratto di lavoro agile, è disoccupato oppure fruisca di strumenti a sostegno del reddito quali CIGO, CIGS, CIG in Deroga, assegno ordinario, CISOA, NASpI e DIS-COLL e che, in ultimo, ma non per questo meno importante, chiediamo che venga aumentata sia la percentuale di stipendio giornaliera corrisposta portandola all’80 per cento rispetto all’attuale 50».

 TUTELARE LE IMPRESE

«Non dimentichiamoci i titolari delle micro e delle PMI che già cercano di resistere ai rincari e a tutte le incertezze sul futuro – sottolineano il presidente e l’assessore – avere bambini alle elementari o all’asilo in quarantena, implica la presenza costante del genitore, che tendenzialmente si rivela essere la madre: molte attività al femminile, se le normative in merito non saranno cambiate o coadiuvate da aiuti diretti e concreti, verranno chiuse, definitivamente e colpevolmente: come può un titolare, con pochi dipendenti, gestire una situazione “straordinaria” di questa portata, garantendo la continuità alla propria azienda e ai propri lavoratori senza aiuti altrettanto straordinari dallo Stato?».

PER I LAVORATORI AUTONOMI

Anche per gli autonomi l’INPS riconosce un’indennità (variabile a seconda della tipologia di lavoro autonomo svolto), per ciascuna giornata lavorativa, pari al 50 per cento di 1/365 del reddito individuato, secondo la base di calcolo utilizzata per la maternità: «Non possiamo immaginare che siano sempre le famiglie con partita iva a pagare il conto più salato della pandemia – ha rimarcato l’assessore Chiorino – a fronte di un riconoscimento irrisorio da parte dello Stato, è inaccettabile che oggi un genitore sia obbligato ad “auto sospendersi” dal lavoro per seguire i propri figli in Dad senza gravare –  per chi ha la fortuna di averli ancora –  sulle spalle dei nonni. O si rivedono i criteri per l’erogazione del congedo agli autonomi, oppure che si preveda un “rimborso a saldo”  per le ore di didattica a distanza che ogni famiglia ha dovuto sostenere alla fine dell’anno scolastico causa pandemia. Il Governo non può pensare di “annullare” ogni forma di sostegno  alle famiglie buttandole nel calderone dell’assegno unico».

 FORMAZIONE PER GLI INSEGNANTI

Mai come in questo momento storico il corpo docenti ricopre un ruolo fondamentale: per l’assessore Chiorino «anche per gli insegnanti ogni giorno è un’emergenza sia per la gestione ordinaria sia straordinaria delle giornate di scuola vista l’incognita della presenza o meno degli alunni – ha sottolineato Chiorino – e per il loro lavoro quotidiano il nostro ringraziamento si traduce con supporto concreto in termini di formazione: come Assessorato, infatti, abbiamo già messo a bilancio 1.5 milioni di euro destinati all’aggiornamento delle competenze informatiche in tema di didattica digitale integrata e alla formazione degli insegnati che operano scuola e nell’ambito della formazione professionale sul territorio piemontese».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Paolo Pavone

Paolo Pavone

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Dalla Regione un appello al Governo: «Sostegno per imprese, lavoratori e famiglie con figli in Dad»

Tra le richieste: l’estensione del congedo parentale Covid fino al 30 giugno 2022, sostegni alle PMI e un “rimborso a saldo” agli autonomi per le ore di didattica a distanza sostenute

Un sollecito al Governo da parte della Regione Piemonte per identificare soluzioni a sostegno dei lavoratori e delle famiglie che oggi si trovano a dover gestire un’“emergenza familiare” dettata dalla Dad. «Stiamo lavorando per superare l’emergenza anche mantenendo le scuole aperte e soprattutto per garantire una continuità e la socialità ai nostri ragazzi, che hanno più sofferto le restrizioni della pandemia e le chiusure dettate dai lockdown. Oggi, però, ci sentiamo in dovere di sollecitare il Governo per garantire un supporto ai genitori nella gestione giornaliera delle difficoltà dettate dalla DAD nel conciliare lavoro e famiglia». Lo dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’istruzione, al lavoro e alla formazione professionale della Regione Piemonte Elena Chiorino. Per mamme e papà dipendenti, agenti delle Forze dell’Ordine e autonomi iscritti all’INPS, il Governo ha prorogato fino al 31 marzo 2022 il “paracadute” garantito dal “Congedo parentale SARS CoV-2”, un permesso che autorizza il dipendente a restare a casa, pagato al 50%, per la cura dei figli, purché siano: minori di 14 anni, affetti dal Covid-19, in quarantena, o con attività didattica sospesa. «Chiediamo al Governo di estendere e semplificare la normativa del congedo per covid proprio per venire maggiormente incontro alle famiglie iniziando da una proroga del permesso al 30 giugno 2022, in linea con il termine dell’anno scolastico; essendo una situazione non ordinaria chiediamo, inoltre, che non sia più un vincolo di esclusione dall’ottenimento del congedo se uno dei due genitori ha un contratto di lavoro agile, è disoccupato oppure fruisca di strumenti a sostegno del reddito quali CIGO, CIGS, CIG in Deroga, assegno ordinario, CISOA, NASpI e DIS-COLL e che, in ultimo, ma non per questo meno importante, chiediamo che venga aumentata sia la percentuale di stipendio giornaliera corrisposta portandola all’80 per cento rispetto all’attuale 50».

 TUTELARE LE IMPRESE

«Non dimentichiamoci i titolari delle micro e delle PMI che già cercano di resistere ai rincari e a tutte le incertezze sul futuro – sottolineano il presidente e l’assessore – avere bambini alle elementari o all’asilo in quarantena, implica la presenza costante del genitore, che tendenzialmente si rivela essere la madre: molte attività al femminile, se le normative in merito non saranno cambiate o coadiuvate da aiuti diretti e concreti, verranno chiuse, definitivamente e colpevolmente: come può un titolare, con pochi dipendenti, gestire una situazione “straordinaria” di questa portata, garantendo la continuità alla propria azienda e ai propri lavoratori senza aiuti altrettanto straordinari dallo Stato?».

PER I LAVORATORI AUTONOMI

Anche per gli autonomi l’INPS riconosce un’indennità (variabile a seconda della tipologia di lavoro autonomo svolto), per ciascuna giornata lavorativa, pari al 50 per cento di 1/365 del reddito individuato, secondo la base di calcolo utilizzata per la maternità: «Non possiamo immaginare che siano sempre le famiglie con partita iva a pagare il conto più salato della pandemia – ha rimarcato l’assessore Chiorino – a fronte di un riconoscimento irrisorio da parte dello Stato, è inaccettabile che oggi un genitore sia obbligato ad “auto sospendersi” dal lavoro per seguire i propri figli in Dad senza gravare –  per chi ha la fortuna di averli ancora –  sulle spalle dei nonni. O si rivedono i criteri per l’erogazione del congedo agli autonomi, oppure che si preveda un “rimborso a saldo”  per le ore di didattica a distanza che ogni famiglia ha dovuto sostenere alla fine dell’anno scolastico causa pandemia. Il Governo non può pensare di “annullare” ogni forma di sostegno  alle famiglie buttandole nel calderone dell’assegno unico».

 FORMAZIONE PER GLI INSEGNANTI

Mai come in questo momento storico il corpo docenti ricopre un ruolo fondamentale: per l’assessore Chiorino «anche per gli insegnanti ogni giorno è un’emergenza sia per la gestione ordinaria sia straordinaria delle giornate di scuola vista l’incognita della presenza o meno degli alunni – ha sottolineato Chiorino – e per il loro lavoro quotidiano il nostro ringraziamento si traduce con supporto concreto in termini di formazione: come Assessorato, infatti, abbiamo già messo a bilancio 1.5 milioni di euro destinati all’aggiornamento delle competenze informatiche in tema di didattica digitale integrata e alla formazione degli insegnati che operano scuola e nell’ambito della formazione professionale sul territorio piemontese».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata