Arabeschi festival è una rassegna dedicata al Barocco a Novara e nel novarese. Ideatrice del progetto la regista e coreografa Deda Cristina Colonna: «Era da tempo che pensavo a come dare forma a tutte le esperienze maturate lontano e a riportarle sul territorio novarese pre rinsaldare le mi e origini. Così, insieme a Francesco Gonzales e Massimiliano Toni – insieme formiamo l’associazione La Terza Prattica – ho pensato di dare vita a un rassegna barocca sfruttando le conoscenze filologiche e artistiche. Ne sono nate tre serate e una serie di interviste on line»
Il primo appuntamento è in programma questa sera, 26 gennaio, alle 21 al Teatro Faraggiana con la proiezione di “Promenade – la Basilica di San Gaudenzio in Novara”, un film in musica della durata di 50 minuti scritto e diretto proprio da Colonna e Gonzales, con la direzione musicale di Toni. «Lo sguardo di un personaggio misterioso che guida lo spettatore tra i dettagli insoliti della basilica» racconta la regista, accompagnato dalla musica di Frescobaldi, Corelli, Vivaldi, Bach e dai testi dello storico trattato del Bianchini Le cose rimarchevoli della città di Novara (1828) uniti a citazioni da Testori, Jacopone da Todi ed altri.
Anche il secondo appuntamento si svolgerà al Faraggiana, il 23 febbraio: «La proiezione di altri due film musicali che abbiamo realizzato con il sostegno dell’Ambasciata Italiana in Colombia e dell’Istituto Italiano di Cultura di Bogotà, presentati alle edizioni 2020 e 2021 del Festival Internacional de Musica Sacra di Bogotà. Le immagini sono state girate all’oratorio della Santissima Trinità di Momo e al santuario del Varallino a Galliate» aggiunge Colonna.
La rassegna chiuderà l’8 marzo al castello di Novara con un concerto-spettacolo: «Luca
Giardini al violino barocco e Massimiliano Toni al clavicembalo Erika Rombaldoni e Bernd Niedecken, ballerini speciliazzati in danze barocche ceh si esibiranno con le mie coreografie settecentesche pensate sul tema di Venezia – spiega Colonna -. Uno spettacolo dal vivo che portiamo al castello proprio per legarlo simbolicamente alla mostra allestita nelle sale e dedicata all’arte veneziana».
La seconda parte del progetto, invece, è dedicato a dieci interviste ad altrettanti personaggi noti dell’arte e delal cultura che Deda Colonna ha realizzato durante il lockdown secondo il metodo Proust: «Si tratta di un questionario composto da domande piuttosto intime che i giovani del settecento si scambiavano per conoscersi. Uno schema che prende il nome di Proust per le proverbiali risposte lo scrittore dava». Il primo appuntamento sarà con Laura Marzadori, primo violino dell’orchestra del Teatro alla Scala la quale ripercorrà anche il periodo novarese durante il quale è stata insegnante all’istituto Brera.
Le interviste potranno essere visionate sul sito di Terza Prattica e sulle pagine Facebook e Instagram dell’associazione
Info e biglietti per lo spettacolo al Faraggiana QUI
Il nome Arabeschi festival viene da una citazione di Ennio Flaiano (La Solitudine del Satiro, Adelphi 1996):
“In questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell’arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia. In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l’arabesco. Viviamo in una rete di arabeschi”.