«Il Superbonus 110 sta rappresentando un valido impulso al settore edilizio ed un motore di rilancio per la crescita del Paese, ma l’eccesso di limitazioni previste nel D.L. Sostegni 3 ne sancisce, però, irrimediabilmente la sua inapplicabilità» – ha commentato Fabio Falsetta, presidente del collegio costruttori API.
«Il DL Sostegni 3, infatti, – ha spiegato Falsetta – cancella di fatto le possibilità della “successiva cessione del credito” e l’impossibilità dello sconto in fattura, aggiungendo altresì la retroattività sulle transazioni consolidate; con questi provvedimenti risulterà inutile qualsiasi pianificazione o investimento da parte degli imprenditori che saranno invece gravati da oneri e costi derivanti dalle rescissioni contrattuali e dai contenziosi che matureranno a fronte delle nuove disposizioni».
«Il nostro settore, così facendo, continua solo ad essere sobillato dall’Incertezza normativa, dall’aumento arbitrario e indiscriminato dei prezzi delle materie prime, dalle note difficoltà nel reperire la forza lavoro: è questo il vero perimetro pieno di ostacoli all’interno del quale il settore dell’edilizia e dell’intera filiera sono confinati e su cui bisognerebbe intervenire» – ha aggiunto Falsetta.
«Le frodi di pochi, così come le distorsioni del mercato, non trovano risoluzione con provvedimenti penalizzanti ed indiscriminati destinati alla stragrande maggioranza di un settore, quello edile, rappresentato invece da Imprese che operano muovendosi tra principi di legalità e rispetto delle norme» – ha proseguito Falsetta.
«Chiederemo pertanto al Governo, con apposite e perentorie istanze, di intervenire con lo stralcio della modifica al sistema di cessione del credito, unitamente alla condizione di retroattività, previste nel DL Sostegni 3», – ha concluso Falsetta.