La volontà non è mai mancata, neppure quando all’allenamento erano presenti sei sole ragazze, meno della metà del “roster”. Però il grande cuore e un giusto approccio mentale alla partita ha permesso mercoledì sera alla Igor di rovesciare a suo favore l’inerzia del match contro una formazione che forse, dopo aver portato a casa il primo set, si è troppo anticipatamente seduta.
Tre punti conquistati prima di tutto con la testa. Lo ha ribadito Micha Hankock nelle interviste post gara. L’alzatrice americana, oltre ad essere tornata a buoni livelli nel suo ruolo principale, è tornata a farsi “sentire” in battuta (3 ace in 15 turni al servizio) e abche in attacco, con due muri vincenti.
«Quest’anno si sta rivelando molto complicato per noi, con diverse compagne che si assentavano ad altre che rientravano – ha detto – Adesso speriamo di contnuare così, riprendendo il ritmo giusto. Questa sera non è stato facile, perché abbiamo avuto la possibilità di allenarci sei contro sei solo da due giorni. L’allenamento aiuta sicuramente a prepararsi ma è stato importante giocare dopo un lungo stop». Cosa ha fatto la differenza contro Monza? «Il nostro approccio alla partita. Loro alla fine più stanche? Anche a noi potrebbe capitare, ma è la mente che ha fatto la differenza».
Di bella vittoria ha parlato anche coach Stefano Lavarini: «Era da tanto tempo che non giocavamo e non stavamo lavorando bene in allenamento per questioni numeriche, non certo per l’atteggiamento, che è stato molto buono anche in momenti particolari come quelli che abbiamo attraversato, dove non è facile mantenere alta l’attenzione. Inoltre – ha aggiunto – si trattava di una gara difficile perché Monza sta vivendo un momento molto buono, culminato dalla vittoria con Conegliano. Con un livello di fiducia altissimo e una qualità di gioco molto buona si trattava di un impegno difficile per noi». Il tecnico omegnese ha inoltre ammesso che «dopo un primo set dove abbiamo faticato dal punto della continuità, nelle tre frazioni successive siamo migliarati. E’ chiaro che dovramo crescere molto, andremo incontro sicuramente ad alti e bassi fra una partita e l’altra, ma le motivazioni e l’aspetto mentale devono aiutarci a recuperare il terreno che ci manca».