Tredicino di Arona, giostrai in corteo contro il sindaco: «Il luna park si deve fare»

Gli operatori dello spettacolo viaggiante hanno sfilato con i loro mezzi per le vie della città e lungo la statale contro la volontà dell'amministrazione di sospendere il tradizionale appuntamento di marzo

Questa mattina, 22 febbraio, i giostrai protagonisti del Tredicino di Arona – il tradizionale luna park sul lungolago a cavallo del 13 marzo – hanno protestato in corteo con i loro mezzi bloccando il traffico sia sulle vie della città che sulla statale. Motivo della protesta, la decisione del sindaco Federico Monti di sospendere la manifestazione a causa del Covid.

Un braccio di ferro che va avanti da quasi un mese, sfociato nella contestazione di oggi. «Abbiamo parlato ancora con il primo cittadino che però è stato irremovibile – spiega Roberto Claudi, uno dei referenti dei giostrai -. Lui ha ribadito la disponibilità a spostare la manifestazione a data da destinarsi, ma per noi è inpossibile: tutte le date sono calendarizzate e non si possono modificare. Tra l’altro per noi il Tredicino rappresenta uno degli appuntamenti più importanti dell’anno: chi si restituirà questo mancato introito?».

Durante il corteo, gli operatori hanno distribuito un volantino chiedendo scusa alla cittadinanza «per i disagi che vi stiamo arrecado, ma la nostra è solo la volontà di manifestare la difesa del nostro lavoro. In tutta Italia i luna park si stanno svolgendo nel totale rispetto nelle normative anti Covid. A oggi non esiste nessun blocco ministeriale che impone la nostra chisura. Il Tredicino si deve fare e nelle date abituali».

I giostrai hanno anche lanciato un appello al prefetto di Novara: «Abbiamo chiesto un incontro durante il quale sarà presente il nostro rappresentante nazionale – conclude Claudi -. Ci auguriamo si essere ascoltati, chiediamo solo di poter lavorare».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Tredicino di Arona, giostrai in corteo contro il sindaco: «Il luna park si deve fare»

Gli operatori dello spettacolo viaggiante hanno sfilato con i loro mezzi per le vie della città e lungo la statale contro la volontà dell’amministrazione di sospendere il tradizionale appuntamento di marzo

Questa mattina, 22 febbraio, i giostrai protagonisti del Tredicino di Arona – il tradizionale luna park sul lungolago a cavallo del 13 marzo – hanno protestato in corteo con i loro mezzi bloccando il traffico sia sulle vie della città che sulla statale. Motivo della protesta, la decisione del sindaco Federico Monti di sospendere la manifestazione a causa del Covid.

Un braccio di ferro che va avanti da quasi un mese, sfociato nella contestazione di oggi. «Abbiamo parlato ancora con il primo cittadino che però è stato irremovibile – spiega Roberto Claudi, uno dei referenti dei giostrai -. Lui ha ribadito la disponibilità a spostare la manifestazione a data da destinarsi, ma per noi è inpossibile: tutte le date sono calendarizzate e non si possono modificare. Tra l’altro per noi il Tredicino rappresenta uno degli appuntamenti più importanti dell’anno: chi si restituirà questo mancato introito?».

Durante il corteo, gli operatori hanno distribuito un volantino chiedendo scusa alla cittadinanza «per i disagi che vi stiamo arrecado, ma la nostra è solo la volontà di manifestare la difesa del nostro lavoro. In tutta Italia i luna park si stanno svolgendo nel totale rispetto nelle normative anti Covid. A oggi non esiste nessun blocco ministeriale che impone la nostra chisura. Il Tredicino si deve fare e nelle date abituali».

I giostrai hanno anche lanciato un appello al prefetto di Novara: «Abbiamo chiesto un incontro durante il quale sarà presente il nostro rappresentante nazionale – conclude Claudi -. Ci auguriamo si essere ascoltati, chiediamo solo di poter lavorare».

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