Novara-Vercelli, Pd sul piede di guerra: «Chiediamo trasparenza»

Il consigliere regionale del Pd Domenico Rossi e il segretario provinciale Rossano Pirovano parlano di consumo di suolo, fondi e mancanza di condivisione del progetto con il territorio

Novara-Vercelli, Pd sul piede di guerra. Il primo a esprimere perplessità sulla nuova superstrada che collegherà Novara a Vercelli è stato, in più occasioni, il consigliere regionale del Pd Domenico Rossi. Di recente, in un comunicato congiunto con il segretario provinciale del partito e consigliere comunale di Novara, Rossano Pirovano, ha espresso preoccupazione: «Non conosciamo il tracciato, non esiste nemmeno uno studio preliminare e la progettazione non è stata assegnata. Così come non si conosce il valore complessivo dell’opera. E’ indubbio che sia necessario superare le inefficienze della provinciale 11, ma ci saremmo aspettati l’apertura di un confronto più ampio con il territorio, a partire dalle amministrazioni locali, le associazioni ambientaliste e di categoria se non altro per evitare stop in corso d’opera». Il riferimento è a un ricorso al Tar da parte degli agricoltori proprietari di terreni che, già nel 2005, causò l’interruzione di un analogo progetto. «Proprio gli agricoltori hanno manifestato nuovamente contrarietà anche rispetto al nuovo progetto di collegamento tra i due capoluoghi di provincia invocando la tutela dei campi coltivabili» proseguono.

Rossi e Pirovano parlano anche di consumo di suolo: «Le associazioni ambientaliste tra cui Legambiente, Novara Green e Fiab Novara hanno portato la questione all’attenzione della Regione e dell’opinione pubblica proponendo anche una soluzione alternativa: mettere in sicurezza l’attuale tracciato con circonvallazioni che consentano di deviare il traffico, in particolare quello pesante, dai centri abitati. Perché non valutare anche questa soluzione. E’ stato dato mandato a qualche ente tecnico di fare un’analisi degli scenari possibili?. Negli anni in cui la transizione ecologica è una priorità condivisa il massimo che la destra riesce a proporre sul nostro territorio è la realizzazione di una strada con conseguente consumo di suolo, dimenticando completamente la rete ferroviaria o altre opere importanti come il Ponte sul Ticino di Oleggio, solo per fare un esempio».

I due consiglieri richiamano l’attenzione sulla questione dei fondi: «Allo stato attuale è dato sapere che il Cipes ha stanziato 50 milioni di euro, una cifra molto al di sotto di quanto necessario per realizzare una strada a quattro corsie lunga oltre 12 chilometri. Dove saranno reperite le altre risorse necessarie? Al di là dei continui annunci siamo ancora molto lontani da un’opera concreta e forse c’è ancora il tempo per correggere il tiro cominciando prima di tutto ad ascoltare».

Intanto, il 16 febbraio, il consigliere Rossi ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale con questi stessi quesiti; il documento dovrebbe essere discusso nella prossima seduta di consiglio.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Rossi e Pirovano parlano anche di consumo di suolo: «Le associazioni ambientaliste tra cui Legambiente, Novara Green e Fiab Novara hanno portato la questione all’attenzione della Regione e dell’opinione pubblica proponendo anche una soluzione alternativa: mettere in sicurezza l’attuale tracciato con circonvallazioni che consentano di deviare il traffico, in particolare quello pesante, dai centri abitati. Perché non valutare anche questa soluzione. E’ stato dato mandato a qualche ente tecnico di fare un’analisi degli scenari possibili?. Negli anni in cui la transizione ecologica è una priorità condivisa il massimo che la destra riesce a proporre sul nostro territorio è la realizzazione di una strada con conseguente consumo di suolo, dimenticando completamente la rete ferroviaria o altre opere importanti come il Ponte sul Ticino di Oleggio, solo per fare un esempio».

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