«Sono trascorsi nove mesi dall’approvazione in Consiglio regionale del Piemonte della “Legge per la promozione della parità retributiva tra i sessi e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità” e non è stato ancora messo in bozza il Regolamento attuativo. Quella legge così risulta inutile. E intanto sta per arrivare l’8 marzo: i fatti sono sempre pochi e le parole anche troppe» ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Democratico, Domenico Ravetti, primo firmatario della legge.
«Come dovrebbe essere noto – ha proseguito l’esponente democratico – il 19 maggio 2021 il Consiglio regionale del Piemonte, su mia proposta, ha votato una Legge per la promozione della parità retributiva tra i sessi e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità. Il Piemonte è stata la prima Regione d’Italia ad approvare un testo che, oltre a diffondere una nuova consapevolezza sulle ingiustizie che le donne, anche in Piemonte, subiscono nei luoghi del lavoro, contiene specifiche iniziative economiche finalizzate a premiare le imprese pubbliche e private impegnate nel superamento di tali ingiustizie».
«Lo strumento contenuto nella Legge per attivare le premialità è il Regolamento attuativo che la Giunta regionale avrebbe dovuto adottare, sentita la competente Commissione, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge stessa. Ovvero entro fine luglio 2021. Quel Regolamento non mi risulta che sia stato nemmeno abbozzato. Leggo un po’ ovunque che in occasione della giornata internazionale della Donna (8 marzo) molte Istituzioni saranno impegnate a diffondere la cultura dell’uguaglianza tra i generi dimostrando così che la strada da percorrere è ancora molto lunga. Con tanto imbarazzo sostengo anch’io che la strada dei fatti per migliorare le condizioni femminili nel mondo del lavoro è ancora molto lunga. Sono le parole che non mancano mai» ha concluso Ravetti.