Il Sizzano Calcio e la comunità di Briona piangono il “loro” Alessandro

L'allenatore della società calcistica del Sizzano si fa portavoce di un dolore difficile da metabolizzare. Anche il sindaco di Briona si associa al cordoglio

«Sono devastato». Così, di getto, parole concise, appesantite da un nodo in gola che si scioglie in un pianto ininterrotto. L’allenatore del Sizzano Calcio, ed ex difensore del Novara, Matteo Paladin, non riesce a trattenere la disperazione per la perdita di Alessandro Grazioli, il “suo” Alessandro. Il ventiseienne brionese, scomparso ieri a causa di una leucemia fulminea che lo aveva colpito nel mese di ottobre, era un tesserato del Sizzano Calcio da diverse stagioni dopo un passato nelle fila del Borgomanero e Briona.

«Un ragazzo d’oro, e non sono parole di circostanza – continua Paladin -. Nella mia carriera non ho mai incontrato un ragazzo così solare ed educato come Alessandro. Era un vero trascinatore dentro e fuori dal campo. La categoria in cui giocava, la Promozione, gli andava stretta, aveva un grande talento, ma non sono qui a parlare di calcio, sono qui per dire a tutti quanto fosse speciale. Con la sua morte tutti abbiamo perso qualcosa. Sono distrutto e non oso immaginare, da genitore, il dolore che stanno vivendo i suoi famigliari. Mi mancherà, ci mancherà tantissimo».

Al coro di un dolore davvero difficile da spiegare a parole, si aggiunge quello del primo cittadino di Briona, Davide Giordano, comune in cui Grazioli abitava con la famiglia: «Alessandro è sempre stato benvoluto da tutti, era impossibile non volergli bene e non sono frasi fatte. Sorriso pronto, anche in questo periodo storico buio, lui era pronto a tirare su di morale i suoi amici e concittadini. A Briona era molto conosciuto e l’intera comunità è senza parole. Ci abbiamo creduto tutti con l’appello Admo, ma purtroppo non è bastato. L’intero Comune si stringe al dolore della famiglia».

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L’allenatore della società calcistica del Sizzano si fa portavoce di un dolore difficile da metabolizzare. Anche il sindaco di Briona si associa al cordoglio

«Sono devastato». Così, di getto, parole concise, appesantite da un nodo in gola che si scioglie in un pianto ininterrotto. L'allenatore del Sizzano Calcio, ed ex difensore del Novara, Matteo Paladin, non riesce a trattenere la disperazione per la perdita di Alessandro Grazioli, il "suo" Alessandro. Il ventiseienne brionese, scomparso ieri a causa di una leucemia fulminea che lo aveva colpito nel mese di ottobre, era un tesserato del Sizzano Calcio da diverse stagioni dopo un passato nelle fila del Borgomanero e Briona.

«Un ragazzo d'oro, e non sono parole di circostanza - continua Paladin -. Nella mia carriera non ho mai incontrato un ragazzo così solare ed educato come Alessandro. Era un vero trascinatore dentro e fuori dal campo. La categoria in cui giocava, la Promozione, gli andava stretta, aveva un grande talento, ma non sono qui a parlare di calcio, sono qui per dire a tutti quanto fosse speciale. Con la sua morte tutti abbiamo perso qualcosa. Sono distrutto e non oso immaginare, da genitore, il dolore che stanno vivendo i suoi famigliari. Mi mancherà, ci mancherà tantissimo».

Al coro di un dolore davvero difficile da spiegare a parole, si aggiunge quello del primo cittadino di Briona, Davide Giordano, comune in cui Grazioli abitava con la famiglia: «Alessandro è sempre stato benvoluto da tutti, era impossibile non volergli bene e non sono frasi fatte. Sorriso pronto, anche in questo periodo storico buio, lui era pronto a tirare su di morale i suoi amici e concittadini. A Briona era molto conosciuto e l'intera comunità è senza parole. Ci abbiamo creduto tutti con l'appello Admo, ma purtroppo non è bastato. L'intero Comune si stringe al dolore della famiglia».

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