Volley, in casa Igor il successo sulla Imoco è un’iniezione di autostima. Chirichella: «Per noi è un punto di partenza»

La soddisfazione in casa novarese dopo il 3-1 di giovedì sera contro Conegliano. Coach Lavarini: «Gara interpretata bene dal punto di vista tattico»

Svolta stagionale, fine di una maledizione, iniezione di autostima per il prosieguo del campionato. La si può chiamare in diversi modi la vittoria di giovedì sera della Igor su Conegliano. Un 3-1 che potrebbe sembrare addirittura “stretto” per quanto si è visto in campo, con Chirichella e compagne determinate dall’inizio alla fine su ogni pallone contro un’avversaria che, almeno in questa occasione, solo a tratti è stata in grado di sfruttare il suo potenziale. Merito prima di tutto delle azzurre, capaci di “disinnescare” il fuoco trevigiano e di controbattere con estrema efficacia.


Una vittoria accolta con entusiamo in tutto l’ambiente. Tre punti che hanno permesso alla Igor di scavalcare in una classifica – per la verità ancora “zoppa” – proprio le rivali venete e di portarsi a una sola lunghezza dalla battistrada Monza. Un successo, come ha confermato nell’immediato dopo gara capitan Cristina Chirichella, «importante per il campionato, che a questo punto diventa il nostro obiettivo, ma soprattutto per noi stesse, perché l’eliminazione dalla Chiampions è stato un duro colpo».


«Ogni partita stiamo crescendo sempre di più – ha proseguito la centrale napoletana – ma la chiave è stato il gioco di squadra. Abbiamo dato il cento per cento e anche se abbiamo commesso qualche errore di troppo eravamo su tutti i palloni. Erano tre anni che non vincevamo contro Conegliano e questo successo penso che sia stato il frutto di un lungo periodo di allenamenti. Quello di partita non è un punto di arrivo ma assolutamente un punto di partenza. Ogni volta puntavamo a battere Conegliano, ma ogni partita è una storia a sé. Questa è andata bene. Nelle prossime dovremo andare in campo con la stessa convinzione per poterla portare a casa, ma come in tutte le occasioni si parte da zero a zero. Infine, è stata anche una iniezione di autostima che ci serviva tantissimo».


A coach Stefano Lavarini un’analisi più tecnica del match: «Abbiamo interpretato tatticamente bene la gara con una bella prova – ha detto il tecnico omegnese – Siamo stati costanti in alcune di quelle che devono essere le nostre caratteristiche in partite così importanti come l’aggressività in battuta, unite a una migliore intensità in seconda linea, sia in ricezione che in difesa. E poi una maggiore costanza in attacco: già altre volte lo siamo stati ma in questa occasione di più nella scelta dei colpi. E’ quello che può fare la differenza per noi quando giochiamo contro una squadra come Conegliano». Lavarini si è poi detto «dello spirito e della qualità tecnica che siamo riusciti a mettere in campo. Sono tre punti importanti per una classifica che ci vede dover recuperare ancora diverse gare». Tabù infranto? «Non lo abbiamo mai considerato tale. Certo che perdere una lunga serie di partite con lo stesso avversario nonostante aver fornito alcune volte delle buone prove ha reso la gara un po’ diversa. Siamo contenti di averla vinta».

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Volley, in casa Igor il successo sulla Imoco è un’iniezione di autostima. Chirichella: «Per noi è un punto di partenza»

La soddisfazione in casa novarese dopo il 3-1 di giovedì sera contro Conegliano. Coach Lavarini: «Gara interpretata bene dal punto di vista tattico»

Svolta stagionale, fine di una maledizione, iniezione di autostima per il prosieguo del campionato. La si può chiamare in diversi modi la vittoria di giovedì sera della Igor su Conegliano. Un 3-1 che potrebbe sembrare addirittura “stretto” per quanto si è visto in campo, con Chirichella e compagne determinate dall'inizio alla fine su ogni pallone contro un'avversaria che, almeno in questa occasione, solo a tratti è stata in grado di sfruttare il suo potenziale. Merito prima di tutto delle azzurre, capaci di “disinnescare” il fuoco trevigiano e di controbattere con estrema efficacia.


Una vittoria accolta con entusiamo in tutto l'ambiente. Tre punti che hanno permesso alla Igor di scavalcare in una classifica – per la verità ancora “zoppa” – proprio le rivali venete e di portarsi a una sola lunghezza dalla battistrada Monza. Un successo, come ha confermato nell'immediato dopo gara capitan Cristina Chirichella, «importante per il campionato, che a questo punto diventa il nostro obiettivo, ma soprattutto per noi stesse, perché l'eliminazione dalla Chiampions è stato un duro colpo».


«Ogni partita stiamo crescendo sempre di più – ha proseguito la centrale napoletana – ma la chiave è stato il gioco di squadra. Abbiamo dato il cento per cento e anche se abbiamo commesso qualche errore di troppo eravamo su tutti i palloni. Erano tre anni che non vincevamo contro Conegliano e questo successo penso che sia stato il frutto di un lungo periodo di allenamenti. Quello di partita non è un punto di arrivo ma assolutamente un punto di partenza. Ogni volta puntavamo a battere Conegliano, ma ogni partita è una storia a sé. Questa è andata bene. Nelle prossime dovremo andare in campo con la stessa convinzione per poterla portare a casa, ma come in tutte le occasioni si parte da zero a zero. Infine, è stata anche una iniezione di autostima che ci serviva tantissimo».


A coach Stefano Lavarini un'analisi più tecnica del match: «Abbiamo interpretato tatticamente bene la gara con una bella prova – ha detto il tecnico omegnese – Siamo stati costanti in alcune di quelle che devono essere le nostre caratteristiche in partite così importanti come l'aggressività in battuta, unite a una migliore intensità in seconda linea, sia in ricezione che in difesa. E poi una maggiore costanza in attacco: già altre volte lo siamo stati ma in questa occasione di più nella scelta dei colpi. E' quello che può fare la differenza per noi quando giochiamo contro una squadra come Conegliano». Lavarini si è poi detto «dello spirito e della qualità tecnica che siamo riusciti a mettere in campo. Sono tre punti importanti per una classifica che ci vede dover recuperare ancora diverse gare». Tabù infranto? «Non lo abbiamo mai considerato tale. Certo che perdere una lunga serie di partite con lo stesso avversario nonostante aver fornito alcune volte delle buone prove ha reso la gara un po' diversa. Siamo contenti di averla vinta».

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