Era già accaduto durante la prima ondata di pandemia e ora, con la paura della guerra dietro casa e la carenza di materie prime in arrivo dall’Ucraina, il fenomeno si sta ripetendo. Nonostante da giorni le catene della grande distribuzione ripetano che non ci sono rischi per la fornitura di prodotti alimentari, non tutti sembrano crederci e anche nel novarese si sono verificati casi di “spesa impulsiva”.
«Vorrei tranquillizzare chi, sull’onda della spinta emotiva, sta pensando di correre al supermercato per fare scorte straordinarie – afferma Ernesto Dalle Rive, presidente Nova Coop -. Al momento non esiste alcun problema di approvvigionamento di beni alimentari e di prima necessità sui nostri scaffali e i magazzini sono ben forniti. È, vero, si è verificata qualche tensione sulla filiera logistica perché alcuni autotrasportatori sono di origine ucraina e sono tornati nel loro Paese, ma la situazione è assolutamente tranquilla e i prodotti non mancano».
«Piuttosto abbiamo più richieste da parte dei nostri clienti su come contribuire a raccogliere materiale utile per la popolazione ucraina – aggiunge Dalle Rive -. A causa del conflitto, nel medio lungo periodo potrebbero esserci difficoltà nel reperimento di olio di semi e i grani teneri, ma per ora non esistono criticità e comunque troveremo i prodotti da acquistare in altri Paesi».