Emergenza Ucraina, la solidarietà scatta anche per i cani e i gatti

Le associazioni novaresi si stanno muovendo per spedire aiuti e dare assistenza ai rifugiati che arrivano con i loro animali. Zonca (Anpana): «Verfichiamo lo stato di salute e garantiamo le cure veterinarie». A Sant'Agabio il quartier generale coordinato dal Gruppo Scorpion

Nel drammatico conflitto in Ucraina, le associazioni del territorio che si occupano di assistenza agli animali, principalmente cani e gatti, sono in azione per identificare le situazioni di bisogno sia per gli animali al seguito dei profughi che stanno arrivando in Italia che per quelli rimasti in Ucraina.

«La scorsa settimana è partito il primo furgone verso una scuola di Kosiv, trasformata in un centro accoglienza, principalmente con mangimi per cani e gatti e abbigliamento per bambini piccoli – racconta Marinella Mingozzi, presidente di Lida -. Una risposta generosissima da tutti tanto che il materiale avanzato l’abbiamo donato ai City Angels».

Stessa destinazione per il materiale raccolto dall’Enpa: «Abbiamo consegnato medicinali, croccantini e trasportini al nostro centro smistamento di Verona che ha poi provveduto al trasporto verso Kosiv – spiega il presidente, Marco Negrini -. Intanto siamo pronti ad accogliere i cani che arriveranno senza padrone dai rifugi ucraini».

In prima linea anche il canile gattile di Galliate: «Collaboriamo con l’Ambulanza veterinaria e il Paquito, il canile di Fontaneto – aggiunge la presidente Daniela Monfroglio -. La nostra principale attività è quella di accoglienza e pianificazione delle cure veterinarie per chi arriva con il proprio animale in uno dei 27 comuni che appartengono al Cisa 24».

Più complesso il lavoro di Anpana in quanto associazione di Protezione civile. «In questo momento il nostro compito è quello di capire quanti cani e gatti sono arrivati sul nostro territorio – spiega la presidente, Emanuela Zonca -. La nota dell’Asl, che recepisce una direttiva nazionale, parla chiaro: gli animali provenienti dall’Ucraina non possono essere separati dai loro padroni, ma, come per le persone, è necessario verificare i documenti e lo stato di salute in modo particolare dal punto di vista vaccinale. Anche grazie alla collaborazione della nostra interprete, ci prendiamo cura delle persone rifugiate affinché sappiano di avere a disposizione gratuitamente per i loro animali la giusta profilassi in apposite strutture veterinarie. Per questo motivo non raccogliamo solo cibo, ma anche trasportini, coperte, accessori e soprattutto antiparassitari».

Il quartier generale a Sant’Agabio

Ashel Group, azienda di Sant’Agabio, ha messo a disposizione un magazzino che è diventato il quartier generale della Protezione civile dove i volontari smistano tutto quello che viene donato, sia per le persone che per gli animali. «Non ci siamo solo noi del Gruppo Scorpion – spiega la presidente Claudia Clerici Bagozzi – ma anche i volontari di Dona un sorriso, i City Angels, Novara Soccorso e i Finanzieri in pensione con cui abbiamo già collaborato durante l’emergenza Covid. Raccogliamo tutto quello che viene donato sia dalla città che dai territori della provincia. In particolare i medicinali, che arrivano in quantità da tutte le farmacie del novarese, i pannolini e l’alimentazioni per i bambini sono tutti destinati alla spedizione una volta a settimana. Il resto, invece, rimane qui per le persone rifugiate. Il Comune sta cercando uno spazio da utilizzare come centro distribuzione a cui le persone ucraine o le famiglie ospitanti potranno rivolgersi direttamene facendo presente cosa hanno bisogno: noi prepariamo i pacchi e glieli portiamo a casa».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Emergenza Ucraina, la solidarietà scatta anche per i cani e i gatti

Le associazioni novaresi si stanno muovendo per spedire aiuti e dare assistenza ai rifugiati che arrivano con i loro animali. Zonca (Anpana): «Verfichiamo lo stato di salute e garantiamo le cure veterinarie». A Sant’Agabio il quartier generale coordinato dal Gruppo Scorpion

Nel drammatico conflitto in Ucraina, le associazioni del territorio che si occupano di assistenza agli animali, principalmente cani e gatti, sono in azione per identificare le situazioni di bisogno sia per gli animali al seguito dei profughi che stanno arrivando in Italia che per quelli rimasti in Ucraina.

«La scorsa settimana è partito il primo furgone verso una scuola di Kosiv, trasformata in un centro accoglienza, principalmente con mangimi per cani e gatti e abbigliamento per bambini piccoli – racconta Marinella Mingozzi, presidente di Lida -. Una risposta generosissima da tutti tanto che il materiale avanzato l’abbiamo donato ai City Angels».

Stessa destinazione per il materiale raccolto dall’Enpa: «Abbiamo consegnato medicinali, croccantini e trasportini al nostro centro smistamento di Verona che ha poi provveduto al trasporto verso Kosiv – spiega il presidente, Marco Negrini -. Intanto siamo pronti ad accogliere i cani che arriveranno senza padrone dai rifugi ucraini».

In prima linea anche il canile gattile di Galliate: «Collaboriamo con l’Ambulanza veterinaria e il Paquito, il canile di Fontaneto – aggiunge la presidente Daniela Monfroglio -. La nostra principale attività è quella di accoglienza e pianificazione delle cure veterinarie per chi arriva con il proprio animale in uno dei 27 comuni che appartengono al Cisa 24».

Più complesso il lavoro di Anpana in quanto associazione di Protezione civile. «In questo momento il nostro compito è quello di capire quanti cani e gatti sono arrivati sul nostro territorio – spiega la presidente, Emanuela Zonca -. La nota dell’Asl, che recepisce una direttiva nazionale, parla chiaro: gli animali provenienti dall’Ucraina non possono essere separati dai loro padroni, ma, come per le persone, è necessario verificare i documenti e lo stato di salute in modo particolare dal punto di vista vaccinale. Anche grazie alla collaborazione della nostra interprete, ci prendiamo cura delle persone rifugiate affinché sappiano di avere a disposizione gratuitamente per i loro animali la giusta profilassi in apposite strutture veterinarie. Per questo motivo non raccogliamo solo cibo, ma anche trasportini, coperte, accessori e soprattutto antiparassitari».

Il quartier generale a Sant’Agabio

Ashel Group, azienda di Sant’Agabio, ha messo a disposizione un magazzino che è diventato il quartier generale della Protezione civile dove i volontari smistano tutto quello che viene donato, sia per le persone che per gli animali. «Non ci siamo solo noi del Gruppo Scorpion – spiega la presidente Claudia Clerici Bagozzi – ma anche i volontari di Dona un sorriso, i City Angels, Novara Soccorso e i Finanzieri in pensione con cui abbiamo già collaborato durante l’emergenza Covid. Raccogliamo tutto quello che viene donato sia dalla città che dai territori della provincia. In particolare i medicinali, che arrivano in quantità da tutte le farmacie del novarese, i pannolini e l’alimentazioni per i bambini sono tutti destinati alla spedizione una volta a settimana. Il resto, invece, rimane qui per le persone rifugiate. Il Comune sta cercando uno spazio da utilizzare come centro distribuzione a cui le persone ucraine o le famiglie ospitanti potranno rivolgersi direttamene facendo presente cosa hanno bisogno: noi prepariamo i pacchi e glieli portiamo a casa».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore