Sono 7.800 i profughi ucraini accolti attualmente in Piemonte di cui 2635 sul territorio novarese tanto che Novara è la città che ne ospita di più. L’aggiornamento è stato fatto oggi, 6 aprile, dal Coordinamento regionale per l’emergenza profughi, che segnala nella mappa dell’accoglienza 6.763 rifugiati ospitati presso la rete di accoglienza spontanea familiare o di conoscenti o delle realtà sociali del territorio, 546 nelle strutture individuate dalla Protezione Civile regionale, 491 nei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) e attraverso il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) sotto il coordinamento delle Prefetture.
Come detto, la quota principale di rifugiati risulta in provincia di Novara, dove è insediata la percentuale più alta della comunità ucraina residente già da tempo in Piemonte: 2553 in famiglia, 61 delle strutture della Protezione civile, 21 nei Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria).
Sul fronte sanitario sono stati registrati 514 tamponi Covid e sono 165 i rifugiati che hanno ricevuto il vaccino. Sono, inoltre, 160 le famiglie piemontesi che hanno manifestato attraverso i canali della Regione Piemonte la disponibilità ad ospitare i profughi ucraini.
Prosegue anche l’inserimento scolastico dei bambini e dei ragazzi ucraini nelle scuole piemontesi. L’Ufficio Scolastico Regionale ha comunicato i dati aggiornati al 4 aprile, che vedono 276 alunni inseriti, di cui 242 ‘validati’, ovvero che hanno ultimato la documentazione ufficiale dopo il primo inserimento
Nel Verbano Cusio Ossola le persone presenti risultano 1.034, in provincia di Alessandria 787, nel Cuneese 728, nel Biellese 451, nel Vercellese 405 e in provincia di Asti 300.