«Chiediamo misure straordinarie, non è più tempo di palliativi che esporrebbero le imprese al rischio di totale paralisi, compromettendo, oltre alla riuscita delle opere previste con gli incentivi fiscali, anche la prossima esecuzione dei lavori previsti dal Pnrr». Lo hanno denunciato le sigle del settore Ance, Api, Cna Piemonte Nord e Confartigianato Imprese Piemonte Orientale al prefetto di Novara, Francesco Garsia, in un incontro in Prefettura in seguito al rialzo esponenziale, smisurato, ingiustificato dei prezzi dell’energia e delle materie prime sta segnando in modo drammatico l’intera filiera delle costruzioni, coinvolgendo imprese e famiglie.
«Una situazione di allarme che contrasta con le potenzialità che il sistema dei bonus edilizi e le provvidenze del Piano nazionale di ripresa e resilienza stanno liberando. L’intero settore delle costruzioni è a rischio reale di blocco – hanno porseguito i rappresentanti delle associazioni di categoria -. E’ indispensabile predisporre una moratoria e una rinegoziazione dei contratti in itinere sia nel pubblico che nel privato, altrimenti sarà impossibile adempiere agli obblighi contrattuali specie sui cantieri assegnati due-tre anni orsono ma consegnati all’esecutore in tempi recenti. Occorre fare presto, auspicando una concreta disponibilità dei committenti pubblici e privati per l’esecuzione immediata di provvedimenti legati alla congruità di prezzi, in rialzo e in ribasso, a seconda dei veri valori di mercato e delle tempistiche esecutive».
All’incontro erano presenti Ance Novara Vercelli (Luigi Falabrino, presidente, Daniele Debernardi, funzionario), Cna Piemonte Nord (Alessandro Valli, funzionario), Api Novara Vco Vercelli (Fabio Falsetta, presidente Unionedili, Stefano Ottaviani, funzionario); Confartigianato Piemonte Orientale (Antonio Elia, delegato edilizia; Marco Cerutti, funzionario). Al prefetto Garsia è stato consegnato un documento unitario, riassuntivo della difficile situazione del settore.