Nessuno scorderà la mattina del 14 agosto 2018 quando nel giro di pochi minuti il ponte Morandi è crollato portandosi via 43 vite. Fra le vittime la famiglia Cecala, residente a Oleggio composta da Cristian la sua compagna Dawna Munroe e la piccola Crystal.
«Sabato abbiamo inaugurato una bellissima scultura del nostro concittadino Riccardo Andrico che ha donato per il Crystal Park (un parco giochi dedicato alla piccola e inaugurato nell’agosto del 2019 n.d.r) a Bedisco – dichiara emozionato il primo cittadino Andrea Baldassini -. La scultura rappresenta una bambina che gioca con una palla e un cerchio ed è stata installata in occasione del compleanno della piccola Crystal Cecala scomparsa, insieme ai genitori, durante il crollo del ponte Morandi di Genova. Una memoria, quella di Crystal, condivisa dalla cittadinanza tutta che in questi anni ha saputo sempre donare affetto alla famiglia. Ringrazio la famiglia Cecala, in particolare nonna Amelia, per le tante iniziative che ha sostenuto a favore della nostra comunità. Era presente anche il Twirling Oleggio – ha concluso il sindaco – e alcuni compagni di scuola della piccola Crystal che ringrazio per la sensibilità ed attenzione dimostrata anche in questa occasione».
Amelia, la nonna della piccola Crystal, con voce spezzata dalla commozione sottolinea «l’importanza di questa scultura è che rappresenta un modo concreto per non dimenticare Crystal, mio figlio Cristian, Dawna, e tutte le altre vittime di una tragedia che non doveva accadere. Ringrazio lo scultore Riccardo che aveva già scolpito una scultura che è esposta al cimitero di Oleggio accanto alla tomba: un grosso cuore con dentro i miei tre amori che non ci sono più. Ringrazio allo stesso modo il sindaco di Oleggio e l’intera comunità che si è dimostrata vicina. A tal proposito ci tengo ad anticipare che a maggio sarà dedicata a Crystal anche la piazza Polivalente di Oleggio. Nulla mi ridarà indietro quel che ho perso, ma questi gesti sono fondamentali. C’è anche un libro scritto dai familiari delle vittime del Ponte Morandi e si intitola Vite spezzate 14 agosto 2018. Il ricavato è devoluto all’associazione Angsa di Genova, una onlus che si occupa dei bambini autistici. La tragedia – conclude Amelia – ci ha insegnato che l’incuria può spezzare vite nel giro di pochissimi secondi, per questo abbiamo richiesto al Ministero e ai Parlamentari di nominare le 43 persone che hanno perso la vita come vittime di incuria. Attendiamo risposte, nel frattempo, non dimentichiamo chi non c’è più».