Radiografie a domicilio per anziani e disabili. Il nuovo servizio Asl

L'apparecchiatura è stata acquistata grazie al sostegno della Fondazione Bpn e Cimberio, e dell'impegno del Lions Club Borgomanero e dell'associazione Pronefropatici

Una nuova apparecchiatura radiologica portatile per l’esecuzione di visite diagnostiche a persone allettate, degenti al proprio domicilio o in Rsa è stata donata all’Asl dalla Fondazione Banca Popolare di Novara e dall’azienda Cimberio di San Maurizio D’Opaglio, con il contributo dell’associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata” di Borgomanero. Un’iniziativa alla quale anche il Lions Club Borgomanero Host ha voluto contribuire impegnandosi nell’acquisto di un’automobile da dedicare esclusivamente al trasporto dell’apparecchiatura.

«Grazie a chi ha avuto questa idea – ha commentato il presidente della Fondazione Bpn, Franco Zanetta -. A Cimberio sempre molto attenta e ai Lions che hanno fatto da collante».

«Questo è stato uno dei primi progetti di cui mi avevano parlato appena dopo il mio arrivo – ha detto il direttore dell’Asl, Angelo Penna – ed è fondamentale per la nostra presenza sempre più capillare sul territorio».

«Quando vedo pazienti arrivare in reparto in barella accompagnate almeno da due persone, penso sia solo un dispensio di energia e risorse per la famiglia – ha affermato Loredana Franchini, direttore della Radiologia dell’ospedale di Borgomanero -. In questi casi specifici, siamo noi a doverci spostare e metterci a disposizione del paziente».

Il servizio, dunque, è rivolto alle persone fragili che hanno bisogno di esami radiologici, e rappresenta un’efficace e valida alternativa al trattamento ospedaliero, garantendo la continuità del percorso di diagnosi e cura, integrando ospedale-territorio. A fronte dei cambiamenti demografici, in particolare alla crescita della popolazione anziana, delle relative patologie croniche e agli aspetti socio-economici, la radiologia domiciliare si inserisce in una rete di servizi che implicano una nuova modalità di erogazione delle prestazioni e l’integrazione tra nuove tecnologie ed assistenza continuativa.

Il sistema, del valore di oltre 50 mila euro, è composto da un tubo radiogeno, da un detettore e dalla consolle di elaborazione portatile, garantisce l’elevata qualità delle immagini acquisite. Il peso totale della strumentazione (22 kg) e la portabilità lo rendono uno strumento unico e maneggevole.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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L’apparecchiatura è stata acquistata grazie al sostegno della Fondazione Bpn e Cimberio, e dell’impegno del Lions Club Borgomanero e dell’associazione Pronefropatici

Una nuova apparecchiatura radiologica portatile per l’esecuzione di visite diagnostiche a persone allettate, degenti al proprio domicilio o in Rsa è stata donata all'Asl dalla Fondazione Banca Popolare di Novara e dall'azienda Cimberio di San Maurizio D’Opaglio, con il contributo dell'associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata” di Borgomanero. Un'iniziativa alla quale anche il Lions Club Borgomanero Host ha voluto contribuire impegnandosi nell’acquisto di un’automobile da dedicare esclusivamente al trasporto dell’apparecchiatura.

«Grazie a chi ha avuto questa idea - ha commentato il presidente della Fondazione Bpn, Franco Zanetta -. A Cimberio sempre molto attenta e ai Lions che hanno fatto da collante».

«Questo è stato uno dei primi progetti di cui mi avevano parlato appena dopo il mio arrivo - ha detto il direttore dell'Asl, Angelo Penna - ed è fondamentale per la nostra presenza sempre più capillare sul territorio».

«Quando vedo pazienti arrivare in reparto in barella accompagnate almeno da due persone, penso sia solo un dispensio di energia e risorse per la famiglia - ha affermato Loredana Franchini, direttore della Radiologia dell'ospedale di Borgomanero -. In questi casi specifici, siamo noi a doverci spostare e metterci a disposizione del paziente».

Il servizio, dunque, è rivolto alle persone fragili che hanno bisogno di esami radiologici, e rappresenta un’efficace e valida alternativa al trattamento ospedaliero, garantendo la continuità del percorso di diagnosi e cura, integrando ospedale-territorio. A fronte dei cambiamenti demografici, in particolare alla crescita della popolazione anziana, delle relative patologie croniche e agli aspetti socio-economici, la radiologia domiciliare si inserisce in una rete di servizi che implicano una nuova modalità di erogazione delle prestazioni e l’integrazione tra nuove tecnologie ed assistenza continuativa.

Il sistema, del valore di oltre 50 mila euro, è composto da un tubo radiogeno, da un detettore e dalla consolle di elaborazione portatile, garantisce l’elevata qualità delle immagini acquisite. Il peso totale della strumentazione (22 kg) e la portabilità lo rendono uno strumento unico e maneggevole.

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