La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato oltre 500.000 articoli ed accessori di telefonia che riportavano etichettature e marchi tipici del “Made in Italy”. In realtà la merce sequestrata era interamente prodotta e successivamente importata dalla Cina. Il “bottino” sequestrato, se immesso in commercio, avrebbe fruttato un illecito guadagno di circa 5 milioni di euro.
Lo sviluppo delle indagini da parte delle Fiamme gialle ha consentito di intercettare il deposito da cui la merce proveniva, situato in provincia di Monza-Brianza, dove sono stati rinvenuti gli articoli (carica batterie, vetri protettivi per cellulare, auricolari, custodie) pronti per essere posti in vendita con il sigillo nazionale.