Prevenzione al cyberbullismo: questa mattina, 7 giugno, Regione e Asl, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, l’Arpa e le Forze dell’ordine, hanno consegnano il patentino per lo smartphone a 2300 studenti delle scuole novaresi.
Il corso si è proposto di rendere maggiormente responsabili gli insegnanti e le famiglie e più consapevoli gli studenti sulle regole, i limiti e le potenzialità dell’uso degli smartphone. I docenti dei corsi sono stati formati dagli operatori dell’Asl di Novara (con gli specialisti di psicologia, neuropsichiatria infantile e del dipartimento materno infantile) e delle Forze dell’ordine e con una parte di formazione online realizzata da Arpa Piemonte. Ai ragazzi della «net generation» sono state spiegate le potenzialità ma anche i rischi dell’utilizzo delle nuove tecnologie. I corsi nel 2022 hanno coinvolto 23 Istituti comprensivi, per un numero complessivo di 93 insegnanti e quasi 2300 studenti.
«Il corso ha permesso di acquisire le competenze e le conoscenze utili per un uso responsabile dello smartphone, del web e dei social network oltre che a sostenere lo sviluppo di una piena cittadinanza digitale, aumentando la capacità dei giovanissimi di appropriarsi dei media digitali – ha affermato Patrizia Grossi, referente del progetto per l’Asl -. Inoltre ha fornito conoscenze sui rischi dell’utilizzo del cellulare, non solo durante la navigazione in rete, ma anche come strumento che ha un impatto sulla salute di chi lo utilizza e sull’ambiente in cui viviamo. Tutto questo, senza prescindere dagli insegnanti e dagli stessi genitori».
È un traguardo, che è stato raggiunto nella provincia di Novara, grazie al coinvolgimento di tutti i soggetti presenti sul territorio e in particolare delle scuole (insegnanti e studenti) e delle famiglie. Un argomento per il quale il Piemonte è all’avanguardia con 13.314 patentini consegnati con un progetto che ha coinvolto circa 700 classi e formato 537 docenti.
«I social possono anche influenzare e diffondere notizie non vere, le cosiddette fake news, lo abbiamo visto con la pandemia – ha detto l’assessore regionale Matteo Marnati rivolgendosi ragazzi -. Ma attraverso i social si possono consumare anche veri e propri reati. Quando navigate in internet dovete stare sempre molto attenti, anche quando mettete i like. Il mondo dell’informatica sta cambiando: stiamo lavorando per inserire nel metaverso dei social, news attinenti ai servizi pubblici per stare al passo con i cambiamenti delle tecnologie. Si tratta di un vero e proprio cambio culturale e questo ddeve partire dai giovani. I fondi del Pnrr serviranno anche per innalzare il livello della sicurezza e noi vogliamo che il Piemonte diventi la culla e il centro della cybersicurezza».
«Un progetto che conferma il Piemonte come regione di riferimento a livello nazionale per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Una posizione di avanguardia che va salvaguardata e rafforzata continuando a credere e investire su progetti innovativi – hanno affermato a margine della cerionia il vicepresidente della commissione sanità di Regione Piemonte, Domenico Rossi, e l’ex parlamentare novarese, Elena Ferrara, rispettivamente primi firmatari della legge regionale 2/2018 e della norma nazionale 71/2017 -. «All’impegno di questi ragazzi e dei loro insegnanti, l’attenzione che hanno rivolto adtema centrale nella loro quotidianità in cui reale e virtuale di intrecciano confondendo spesso i confini, deve corrispondere altrettanto impegno della politica e delle istituzioni per dare piena attuazione alla legge regionale così come a quella nazionale».