Oggi, lunedì 13 giugno, avrebbe dovuto essere il 23esimo compleanno di Carolina Picchio, la quattordicenne novarese che scelse di togliersi la vita nella notte fra il 4 e il 5 gennaio 2013 per sfuggire agli insulti ricevuti in seguito a un post pubblicato sui social. In onore di Carolina, prima vittima riconosciuta di cyberbullismo, è stata fondata l’omonima fondazione.
In occasione del compleanno, mercoledì 15 giugno farà a tappa a Novara il tour educativo “Genitori in Blue Jeans” ideato proprio da Fondazione Carolina in collaborazione con TikTok allo scopo di supportare educatori e famiglie – attraverso suggerimenti e spunti concreti – per accompagnare adeguatamente gli adolescenti nel loro percorso online. Il progetto prevede una serie di incontri sul territorio organizzati per avviare un dialogo e confronto aperto con chi quotidianamente si trova a dover guidare le nuove generazioni verso un utilizzo del digitale in maniera sicura e consapevole. L’appuntamento i svolgerà All’Arengo del Broletto dalle 17 alle 19.
La collaborazione tra TikTok e Fondazione Carolina aspira a stimolare una vera e propria cordata, capace di coinvolgere tutti gli interlocutori interessati e accomunata dalla stessa corresponsabilità e reciprocità educativa richiamata dalla legge a prevenzione e contrasto del cyberbullismo, ispirata e dedicata proprio a Carolina Picchio. Un’intesa che poggia sulla concretezza, come conferma la speciale Guida ideata per l’occasione, scaricabile dal sito della Onlus nella sezione dei materiali educativi realizzati da Fondazione Carolina.
«Il benessere dei nostri figli passa necessariamente dalla qualità della loro esperienza digitale – spiega il segretario generale della Onlus, Ivano Zoppi – che dipende non solo dalle loro scelte, ma soprattutto dai genitori e da tutti gli adulti con un ruolo educativo, in termini di ascolto, esempio e presenza». Le statistiche di Fondazione Carolina attestano 3 ragazzi su 4 coinvolti, direttamente o meno, in episodi legati all’utilizzo scorretto o inconsapevole del web. «È il segno che noi adulti non stiamo facendo abbastanza, a partire da quel principio di corresponsabilità per la tutela dei minori online tanto richiamato negli ultimi anni, ma raramente capace di tradursi concretamente a beneficio della cittadinanza. Genitori in Blue Jeans – continua il referente di Fondazione Carolina – rappresenta una felice discontinuità, grazie alla disponibilità di uno dei colossi del web più popolari di metterci la faccia e di dialogare con i territori, al di là di algoritmi o avatar».
«A Novara è partito tutto – ricorda il padre di Carolina, Paolo Picchio, oggi presidente onorario della Fondazione dedicata alla figlia – e ritornare in questa città rappresenta ogni volta un momento fondamentale per ritrovare il senso profondo delle motivazioni che ci hanno spinto a raggiungere grandi risultati e ci danno la carica per le importanti sfide che ci attendono». Tra queste la formazione di circa 280 insegnanti di religione sul rispetto di sé e degli altri, nella dimensione digitale per una navigazione sicura e responsabile. Un percorso avviato dalla Diocesi di Novara, su indicazione del vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla, che parteciperà all’evento di mercoledì.
«La Chiesa novarese guarda con attenzione al disagio e alle fragilità che stanno vivendo i nostri giovani, ai quali dobbiamo rispondere con percorsi innovativi, come quello intrapreso con Fondazione Carolina, ma senza rinunciare alla logica di prossimità e alla bellezza dell’incontro» commenta il direttore Ufficio Scuola della Diocesi, Paolo Usellini.