«Entro il mese di agosto il debito verrà cancellato e sarà adottato il nuovo statuto». Lo ha detto ieri, 14 giugno, il presidente della Fondazione Teatro Coccia, Fabio Ravanelli, durante la conferenza di presentazione della seconda parte di stagione. (leggi qui)
Una dichiarazione che arriva dopo giorni burrascosi per il teatro novarese. La scorsa settimana, infatti, durante una commissione consiliare richiesta dalle opposizioni, il sindaco Alessandro Canelli ha comunicato che la responsabile ammnistrativa, Silvana Sateriale, era stata licenziata per «contestazioni di tipo disciplinare» (leggi qui); il giorno dopo la diretta interessata ha fatto sapere, tramite il suo avvocato, di aver provveduto a impugnare il provvedimento. (leggi qui)
Sempre durante la commissione, il primo cittadino ha dichiarato pubblicamente di aver avanzato alcune richieste riguardanti le scelte artistiche chiedendo «meno contemporaneità e un recupero della tradizione» e lasciando intendere una certa tensione con la direzione del teatro. (leggi qui)
«Con il sindaco il dialogo è costante e condiviso – ha replicato il direttore del Coccia, Corinne Baroni, durante la presentazione della stagione -. Lui sa bene che durante la pandemia, pur di rimanere aperti, abbiamo dovuto compiere delle scelte differenti: non potevamo programmare opere di repertorio».
A sostegno delle parole del direttore, Ravanelli ha proseguito: «Il sindaco è il nostro maggiore “sponsor” che ci segue e ci consiglia. Durante la pandemia avremmo potuto chiudere, invece, grazie all’intuizione di Corinne Baroni, è stata tentata una sperimentazione che, nonostante si sia discostata dalla tradizione, ha avuto successo: abbiamo fatto avanguardia e ricerca e questo va a beneficio del teatro e della città. La vera mission del Coccia, però, non è mai stata snaturata e lo dimostra il cartellone che era già stato pensato da tempo».
Il presidente ha poi concluso dicendo: «Il teatro si trascina da almeno dieci/dodici anni una situazione di indebitamento che non permette di crescere: prima del mese di agosto ci doteremo di un piano industriale in grado di chiudere con il passato. Nella stessa occasione adotteremo il nuovo statuto che la fondazione attende da tempo».
Venerdì 17 giugno, invece, avrà inizio il processo che vedrà al banco degli imputati sia Silvana Sateriale che la ex direttrice, Renata Rapetti – che attualmente svolge lo stesso ruolo al Maggiore di Verbania -, entrambe accusate di peculato per aver dirottato 29 mila euro dal teatro novarese a una società esterna per alcune prestazioni al Teatro Maggiore. Rapetti è anche accusata di falso nella rendicontazione degli Art Bonus al ministero.
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