Atc Piemonte Nord, l’agenzia territoriale per la casa, che gestisce gli alloggi di edilizia popolare, ha inviato oltre 5 mila ingiunzioni fiscali, per oltre 10 milioni di euro nei confronti di inquilini morosi nel quadrante Novara, Biella, Vco e Vercelli allo scopo di «migliorare ulteriormente, quando avrà incassato almeno una parte di quanto le spetta, la qualità della vita degli affittuari attraverso opere di riqualificazione dei loro immobili – spiega il presidente Marco Marchioni -. Un’operazione, va detto, a tutela di chi ha sempre pagato. Assist-si – la società esterna a cui Atc si è affidata per il recupero crediti – è stata a lungo impegnata nella lavorazione delle pratiche, motivo per cui soltanto di recente alcuni di coloro che negli anni passati hanno maturato un debito con l’Agenzia stanno ricevendo le notifiche via posta».
«Ciò che spesso si fa fatica a comprendere – prosegue Marchioni – è che, in quanto ente pubblico, siamo obbligati a procedere con il recupero del nostro credito anche nei confronti degli eredi legittimi ed indipendentemente dal periodo di riferimento, purché correttamente coltivato. Per quanto riguarda poi i reclami, che Atc sta verificando, sarebbe il caso che venissero rivolti al contact center di Assist (011.0438846) che ha in gestione le posizioni. Nel caso in cui un ex inquilino abbia già provveduto al saldo, totale o parziale, o concordato un piano di recupero, la sua posizione sarà facilmente chiarita e sistemata».
Qualora risultasse che il debito è stato estinto, l’ingiunzione fiscale sarebbe revocata. Atc Piemonte Nord si dichiara comunque dispiaciuta per gli eventuali disguidi originati dall’enorme mole di lettere partite all’indirizzo degli ex inquilini. «Appare possibile che, visto il numero complessivo delle posizioni, qualche intoppo possa esserci stato e siamo disponibili alle verifiche del caso – conclude Marchioni -. Tuttavia Atc, prima di ricorrere allo strumento ingiuntivo, nel corso degli anni abbia inviato più solleciti ai cessati. Solleciti cui, evidentemente, non è seguito alcun tipo di riscontro».
Dura la critica da parte di Federconsumatori, sezione di Novara, e di Sunia, il sindacato inquilini e affittuari secondo cui si tratterebbe di ingiunzioni di pagamento che non tengono conto né di eventuali tempi di prescrizione nè se i destinatari sono ancora in vita. «Problematiche complesse che richiedono a volte un esame attento sotto il profilo giuridico da parte dei nostri legali: le ingiunzioni sono migliaia e prevedono tempi perentori di 60 giorni con la minaccia, in difetto, di avvio di procedure esecutive – afferma Daniele Testaverde, presidente di Federconsumatori Novara e segretario generale del Sunia del Piemonte Nord Est. Sunia in questi giorni ha inviato molti reclami tramite mail alla stessa Atc, seguendo la procedura dalla stessa indicata, ma oggi l’ente non riscontra i reclami proposti».
«Per questo motivo richiediamo di verificare in tempi rapidi le problematiche connesse alle ingiunzioni (legittimità della chiamata in causa degli eredi, eventuali prescrizioni in particolare) che coinvolgono gli inquilini attivando al più presto un tavolo e una procedura di confronto che faccia salvo l’eventuale diritto da parte di Atc di chiedere il pagamento da parte di assegnatari morosi, ma che garantisca anche l’interruzione e l’annullamento di ogni procedura di sollecito nei confronti di soggetti che risultassero a tutti gli effetti estranei a qualsiasi debito nei confronti dell’agenzia».