Mille giorni per ampliare la fabbrica degli F35 e permettere la manutenzione non solo dei velivoli italiani, ma anche di quelli stranieri. Lo ha dichiarato questa mattina, 6 luglio, il brigadiere generale Cristiano Bandini, capo della 2^ Divisione del comando logistico, a margine della cerimonia per il passaggio di consegne del Comando Aeroporto di Cameri dal colonnello Marco Mastroberti al colonnello Alessandro Pavesi. (leggi qui l’articolo)
Lo stabilimento Faco, posto all’interno dell’aeroporto militare, si occupa della produzione di componenti alari e dell’assemblaggio finale dei velivoli -F35; l’attuale sito occupa circa 500.000 metri quadrati e comprende una ventina di fabbricati (produttivi, tecnologici, logistici e di servizio) con una superficie coperta di oltre 100.000 metri quadrati.
«L’impianto sta ingrandendo il suo perimetro con infrastrutture mirate all’attività di manutenzione dei velivoli e con un magazzino di stoccaggio per materiale di ricambio in modo da poter ospitare anche velivoli provenienti dall’estero: i norvegesi sono arrivati pochi giorni da, siamo in attesa degli olandesi – ha spiegato Bandini -. A regime potremmo avere dodici baie manutentive. Per quanto riguarda i committenti, dopo una prima fase iniziale abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati garantendo tempi certi per la consegna: in quattro mesi siamo in grado di compiere la manutenzione su un aereo e, se necessario, eseguire anche l’upgrade di alcune funzionalità. Per quanto riguarda la produzione, invece, vedremo quali saranno le intenzione di Svizzera e Germania».