S.O.S. Humanity: presentata a Orta San Giulio una mostra diffusa sul lago

L'iniziativa artistica, ideata e realizzata dalla Fondazione Cavaliere del lavoro Alberto Giacomini, vuole essere al tempo stesso un grido di denuncia e un messaggio di speranza per il difficile momento che stiamo vivendo. Cinque gli artisti coinvolti in questa prima edizione e le opere di potranno ammirare sino al prossimo 2 novembre

Un grido di denuncia ma al tempo stesso un messaggio di speranza davanti al difficile momento che stiamo vivendo in questo 2022. con questo messaggio la Fondazione Cavaliere del lavoro ha presentato domenica scorsa, 10 luglio, nella cornice dell’hotel San Rocco di Orta San Giulio la prima edizione di S.O.S. Humanity, una mostra diffusa che interessa e tocca diverse località del bacino cusiano.


Al suggestivo vernissage sono intervenuti il sindaco di Orta Giorgio Angeleri, l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, l’ex parlamentare borgomanerese Franca Biondelli, il consigliere provinciale Luigi Laterza e il questore di Novara Alessandra Faranda Cordella. A fare gli onori di casa Andrea Alessandro Giacomini, attuale presidente della fondazione nata nel 2019 per «rendere omaggio al padre, il cavaliere del lavoro Alberto, figura di imprenditore profondamente legato al territorio e al tempo stesso grande appassionato di qualsiasi espressione artistica, dalla più classica a quella contemporanea». Pur operando a livello nazionale, la fondazione rimane “ancorata” al suo territorio e fra i suoi obiettivi vi sono anche quelli «di promuovere e sostenere temi e iniziative per la valorizzazione del bacino cusiano, con un’attenzione particolare alla tutela dell’ambiente e alla mobilità sostenibile».


In questo panorama si inserisce l’iniziativa S.O.S. Humanity, che ha visto il coinvolgimento di dinque artisti di chiara fama – Simone Benedetto, Silvia Della Rocca, Sergio Floriani, Omar Hassan e Helidon Xhixha – che con la loro visione hanno voluto interpretare l’attuale emergenza attraverso la realizzazione di installazioni artistiche collocate in diverse località del lago – da qui l’idea della mostra “diffusa”, non circoscritta in un unico spazio – che vogliono portare un messaggio di denuncia di fronte al degrado sociale e ambientale causato dall’uomo. Parafrasando il segnale universale di soccorso – l’S.O.S. – ha detto ancora Giacomini, «questa mostra rappresenta una richiesta di aiuto lanciata all’umanità e nella sua semplicità è un titolo di impatto che non lascia spazio a interpretazioni».


Le location utilizzate per questa prima edizione, ammirabili sino al prossimo 2 novembre, sono fra più suggestive. A Orta San Giulio si possono ammirare “Iceberg” di Helidon Xhixha (opera galleggiante visibile dal lago), i “Comignoli” di Omar Hassan nei giardini di Villa Bossi – Palazzo Comunale e “Gong Moon” di Silvia Della Rocca (dal lago e dal piazzale dell’isola). A Pella, di Simone Benedetto, “Hydrogen lake beach”, “Sexy Teddy” (opera visibile dal lago) e “Animal Soul” presso Casa Fantini. A San Maurizio d’Opaglio, in località Prarolo, è installata “A confronto” di Sergio Floriani (dal lago e dalla spiaggia). Al Lido di Gozzano, sempre di Floriani, “La porta della legge” (dal lago e dalla spiaggia). A Omegna, presso la Canottieri di lungolago Buozzi, “Teddy Bear” di Simone Benedetto (opera galleggiante visibile dal lago e da terra). Infine a Pettenasco, presso Laqua by the lake “Holistic Moon” di Silvia Della Rocca (visibile da lago e da terra solo per gli ospiti del resort).

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Luca Mattioli

Una risposta

  1. Buongiorno, questa mostra è vergognosa. In fisica, va contro la semplice “legge di conservazione”. Prendiamo l’esempio dell’iceberg in acciaio. Che cos’è l’acciaio? Ferro e carbonio. L’artista ha realizzato la lega con le sue mani? Dubito che l’artista abbia lavorato la lega a mani nude? Come è stata trasportata l’opera in mezzo al lago? Con la forza delle braccia? E così via. Così gli artisti attirano l’attenzione sul degrado delle condizioni di vita sulla Terra, certo, mentre con la loro “fabbricazione-creazione” contribuiscono loro stessi alla sua distruzione! Che energia (nel senso della fisica) impiegata! Si faranno pubblicità ed e ben quello che conta!

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L’iniziativa artistica, ideata e realizzata dalla Fondazione Cavaliere del lavoro Alberto Giacomini, vuole essere al tempo stesso un grido di denuncia e un messaggio di speranza per il difficile momento che stiamo vivendo. Cinque gli artisti coinvolti in questa prima edizione e le opere di potranno ammirare sino al prossimo 2 novembre

Un grido di denuncia ma al tempo stesso un messaggio di speranza davanti al difficile momento che stiamo vivendo in questo 2022. con questo messaggio la Fondazione Cavaliere del lavoro ha presentato domenica scorsa, 10 luglio, nella cornice dell'hotel San Rocco di Orta San Giulio la prima edizione di S.O.S. Humanity, una mostra diffusa che interessa e tocca diverse località del bacino cusiano.


Al suggestivo vernissage sono intervenuti il sindaco di Orta Giorgio Angeleri, l'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati, l'ex parlamentare borgomanerese Franca Biondelli, il consigliere provinciale Luigi Laterza e il questore di Novara Alessandra Faranda Cordella. A fare gli onori di casa Andrea Alessandro Giacomini, attuale presidente della fondazione nata nel 2019 per «rendere omaggio al padre, il cavaliere del lavoro Alberto, figura di imprenditore profondamente legato al territorio e al tempo stesso grande appassionato di qualsiasi espressione artistica, dalla più classica a quella contemporanea». Pur operando a livello nazionale, la fondazione rimane “ancorata” al suo territorio e fra i suoi obiettivi vi sono anche quelli «di promuovere e sostenere temi e iniziative per la valorizzazione del bacino cusiano, con un'attenzione particolare alla tutela dell'ambiente e alla mobilità sostenibile».


In questo panorama si inserisce l'iniziativa S.O.S. Humanity, che ha visto il coinvolgimento di dinque artisti di chiara fama – Simone Benedetto, Silvia Della Rocca, Sergio Floriani, Omar Hassan e Helidon Xhixha – che con la loro visione hanno voluto interpretare l'attuale emergenza attraverso la realizzazione di installazioni artistiche collocate in diverse località del lago – da qui l'idea della mostra “diffusa”, non circoscritta in un unico spazio – che vogliono portare un messaggio di denuncia di fronte al degrado sociale e ambientale causato dall'uomo. Parafrasando il segnale universale di soccorso – l'S.O.S. – ha detto ancora Giacomini, «questa mostra rappresenta una richiesta di aiuto lanciata all'umanità e nella sua semplicità è un titolo di impatto che non lascia spazio a interpretazioni».


Le location utilizzate per questa prima edizione, ammirabili sino al prossimo 2 novembre, sono fra più suggestive. A Orta San Giulio si possono ammirare “Iceberg” di Helidon Xhixha (opera galleggiante visibile dal lago), i “Comignoli” di Omar Hassan nei giardini di Villa Bossi – Palazzo Comunale e “Gong Moon” di Silvia Della Rocca (dal lago e dal piazzale dell’isola). A Pella, di Simone Benedetto, “Hydrogen lake beach”, “Sexy Teddy” (opera visibile dal lago) e “Animal Soul” presso Casa Fantini. A San Maurizio d'Opaglio, in località Prarolo, è installata “A confronto” di Sergio Floriani (dal lago e dalla spiaggia). Al Lido di Gozzano, sempre di Floriani, “La porta della legge” (dal lago e dalla spiaggia). A Omegna, presso la Canottieri di lungolago Buozzi, “Teddy Bear” di Simone Benedetto (opera galleggiante visibile dal lago e da terra). Infine a Pettenasco, presso Laqua by the lake “Holistic Moon” di Silvia Della Rocca (visibile da lago e da terra solo per gli ospiti del resort).

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