Piemonte: potenziati i servizi di Neuropsichiatria infantile

L’obiettivo della Regione è rendere questi servizi sempre più idonei a rispondere alle necessità delle persone in età evolutiva

Definite dalla Giunta regionale le indicazioni alle aziende sanitarie per potenziare i servizi territoriali e ospedalieri di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza e renderli più conformi alle necessità di bambini e ragazzi.

L’assessore alla Sanità fa presente come, a causa della pandemia e delle misure messe in atto per contenerla, i bambini e gli adolescenti abbiano dovuto subire cambiamenti sostanziali negli ambienti di vita quotidiani e nelle reti relazionali, educative e sociali che normalmente favoriscono la promozione della salute e la resilienza agli eventi traumatici. Misure che hanno comportato la prolungata chiusura della scuola, l’isolamento in ambiente domestico e l’indicazione inflessibile al distanziamento fisico. Effetti che si sono sovrapposti al costante aumento delle richieste negli ultimi dieci anni.

L’obiettivo della Regione è rendere questi servizi sempre più idonei a rispondere alle necessità delle persone in età evolutiva, con particolare attenzione al supporto della famiglia, al lavoro in rete con le altre istituzioni presenti sul territorio (scuola, servizi socio-assistenziali, formazione, lavoro) e il terzo settore, alla necessità di organizzare interventi territoriali, ma anche residenziali e semiresidenziali terapeutici, che garantiscano un’assistenza multiprofessionale con attenzione alle diverse patologie.

Alle aziende sanitarie che offrono questi servizi sono assegnati 1,5 milioni di euro e potranno utilizzare forme di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, fino al 31 dicembre 2022 per il reclutamento di professionisti sanitari e di assistenti sociali.

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L’obiettivo della Regione è rendere questi servizi sempre più idonei a rispondere alle necessità delle persone in età evolutiva

Definite dalla Giunta regionale le indicazioni alle aziende sanitarie per potenziare i servizi territoriali e ospedalieri di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza e renderli più conformi alle necessità di bambini e ragazzi.

L’assessore alla Sanità fa presente come, a causa della pandemia e delle misure messe in atto per contenerla, i bambini e gli adolescenti abbiano dovuto subire cambiamenti sostanziali negli ambienti di vita quotidiani e nelle reti relazionali, educative e sociali che normalmente favoriscono la promozione della salute e la resilienza agli eventi traumatici. Misure che hanno comportato la prolungata chiusura della scuola, l’isolamento in ambiente domestico e l’indicazione inflessibile al distanziamento fisico. Effetti che si sono sovrapposti al costante aumento delle richieste negli ultimi dieci anni.

L’obiettivo della Regione è rendere questi servizi sempre più idonei a rispondere alle necessità delle persone in età evolutiva, con particolare attenzione al supporto della famiglia, al lavoro in rete con le altre istituzioni presenti sul territorio (scuola, servizi socio-assistenziali, formazione, lavoro) e il terzo settore, alla necessità di organizzare interventi territoriali, ma anche residenziali e semiresidenziali terapeutici, che garantiscano un’assistenza multiprofessionale con attenzione alle diverse patologie.

Alle aziende sanitarie che offrono questi servizi sono assegnati 1,5 milioni di euro e potranno utilizzare forme di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, fino al 31 dicembre 2022 per il reclutamento di professionisti sanitari e di assistenti sociali.

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