Elezioni, Forza Italia: non è ancora certa la candidatura di Cota

Le quotazioni del novarese, ex presidente del Piemonte, non sono stabili. Il partito attende la definizione dei collegi uninominali prima di procedere alla formazione delle liste nei plurinominali

Forza Italia è stata fra le prime formazioni politiche a depositare il simbolo con il quale correrà alle prossime elezioni politiche (dove tra l’altro è presente un chiaro riferimento al Ppe, il Partito popolare europeo) ma sembrerebbe ancora in alto mare per quanto riguarda le candidature a livello locale.


Il nodo cruciale è rappresentato dalla definizione dei collegi uninominali in base alla “suddivisione” concordata tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Una volta sistemate queste “caselle” si procederà di conseguenza. Sicuro della partita dovrebbe essere il coordinatore regionale Paolo Zangrillo, mentre le quotazioni del novarese Roberto Cota assomigliano a quelle della Borsa: un giorno in salita e un altro in discesa. Di conseguenza la sua candidatura non appare ancora certa.


Al momento, fra Novara e Verbano Cusio Ossola, l’unica sicura di tentare di confermare il suo seggio è la deputata verbanese Mirella Cristina. A sud il coordinatore – commissario degli “azzurri” provinciale di Novara, Massimo Marcassa, in virtù del suo ruolo si sarebbe “autocandidato”, non ottenendo al momento molti consensi. Posizione in “stand by” anche per lui… Sempre in tema di uscenti qualcuno ha provato a sondare la disponibilità di Diego Sozzani, ma il diretto interessato – come ha fatto sapere da tempo – ha definitivamente deciso di passare la mano.


Altre voci circolate nelle ultime settimane parlavano addirittura di una discesa in campo dello stesso presidente della giunta regionale Alberto Cirio come “candidato di servizio”. Anche se l’idea di “andare a Roma” rappresenti un suo vecchio pallino, il governatore del Piemonte ha però fatto sapere che, sino al 25 settembre, si impegnerà solo ed esclusivamente nella campagna elettorale del partito, insistendo ancora una volta, come dichiarato nella giornata di ieri, sul fatto «che Forza Italia rappresenti il bilanciamento moderato della coalizione di centrodestra», garanzia nei confronti di quell’elettorato che intravede pericolese derive sovraniste e antieuropeiste da parte di Lega e Fratelli d’Italia.

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Luca Mattioli

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  1. Roberto Cota candidato autorevole, unica possibilità per il Novarese in questo momento data la non disponibilità di Diego Sozzani.

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Le quotazioni del novarese, ex presidente del Piemonte, non sono stabili. Il partito attende la definizione dei collegi uninominali prima di procedere alla formazione delle liste nei plurinominali

Forza Italia è stata fra le prime formazioni politiche a depositare il simbolo con il quale correrà alle prossime elezioni politiche (dove tra l'altro è presente un chiaro riferimento al Ppe, il Partito popolare europeo) ma sembrerebbe ancora in alto mare per quanto riguarda le candidature a livello locale.


Il nodo cruciale è rappresentato dalla definizione dei collegi uninominali in base alla “suddivisione” concordata tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Una volta sistemate queste “caselle” si procederà di conseguenza. Sicuro della partita dovrebbe essere il coordinatore regionale Paolo Zangrillo, mentre le quotazioni del novarese Roberto Cota assomigliano a quelle della Borsa: un giorno in salita e un altro in discesa. Di conseguenza la sua candidatura non appare ancora certa.


Al momento, fra Novara e Verbano Cusio Ossola, l'unica sicura di tentare di confermare il suo seggio è la deputata verbanese Mirella Cristina. A sud il coordinatore – commissario degli “azzurri” provinciale di Novara, Massimo Marcassa, in virtù del suo ruolo si sarebbe “autocandidato”, non ottenendo al momento molti consensi. Posizione in “stand by” anche per lui… Sempre in tema di uscenti qualcuno ha provato a sondare la disponibilità di Diego Sozzani, ma il diretto interessato – come ha fatto sapere da tempo – ha definitivamente deciso di passare la mano.


Altre voci circolate nelle ultime settimane parlavano addirittura di una discesa in campo dello stesso presidente della giunta regionale Alberto Cirio come “candidato di servizio”. Anche se l'idea di “andare a Roma” rappresenti un suo vecchio pallino, il governatore del Piemonte ha però fatto sapere che, sino al 25 settembre, si impegnerà solo ed esclusivamente nella campagna elettorale del partito, insistendo ancora una volta, come dichiarato nella giornata di ieri, sul fatto «che Forza Italia rappresenti il bilanciamento moderato della coalizione di centrodestra», garanzia nei confronti di quell'elettorato che intravede pericolese derive sovraniste e antieuropeiste da parte di Lega e Fratelli d'Italia.

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