«Alla luce del significativo ed, in alcuni casi, incontrollato oltre che ingiustificato incremento dei costi dei fattori produttivi, a cui si associa una riduzione dei consumi a causa dell’impennata dell’inflazione, nonché il perdurare della siccità, chiediamo al sistema bancario di prevedere dei finanziamenti ad hoc per le aziende che stanno subendo gravi danni, anche per effetto della diminuzione delle rese ed il taglio dei raccolti che va dal 50% per il mais, fino al 30% del grano, dal 30 al 100% del riso, in particolare nella zona di Novara dove la mancanza d’acqua è pressoché totale. La crisi idrica sta provocando, inoltre, un calo dei foraggi per il bestiame e del 20-30% della produzione di latte, tipico durante l’estate ma non di questa entità. Tutti questi fattori hanno determinato una condizione d’instabilità che rischia di stritolare le imprese agricole e l’intero sistema economico, considerando la valenza strategica che riveste l’agricoltura in Piemonte ed il valore aggiunto che è in grado di generare». E’ quanto hanno affermato Roberto Moncalvo (in foto) presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale rispetto all’attenzione necessaria, in questo momento particolare, da parte degli istituti di credito nei confronti delle aziende agricole piemontesi.
«Come anche – hanno proseguito Moncalvo e Rivarossa – auspichiamo la sospensione del pagamento delle rate in scadenza nei prossimi 12 mesi, l’allungamento della durata dei finanziamenti a breve termine in corso, ovvero una maggiore flessibilità che possa permettere di superare una condizione temporanea di tensione in termini di liquidità, visto il particolare momento di destabilizzazione che contraddistingue il mercato. Si tratterebbe di un atto di responsabilità sociale da parte delle banche verso il territorio ed il mondo agricolo, come anche auspichiamo in un sostegno da parte della regione Piemonte vista la prospettiva d’aumento del costo del denaro».