Arriva a pesare 35 chili a causa delle vessazioni domestiche del fidanzato

Una drammatica denuncia di una diciannovenne novarese

«Sono arrivata a pesare 35 chili: non riuscivo più a mangiare per colpa delle violenza casalinghe». Una drammatica denuncia quella di una diciannovenne novarese che in autunno porta sul banco degli imputati l’ex fidanzato di 24 anni con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Quando lei, lo scorso anno, gli aveva detto che voleva lasciarlo, stanca di continue vessazioni, lui aveva perfino cercato di strangolarla. Nella sua sofferta testimonianza parla di un rapporto durato oltre tre anni, costellato di insulti, minacce, schiaffi, spintoni e pugni. «Nel 2018 mi aveva scritto sui social e così ci siamo conosciuti. Poi ci siamo visti. All’epoca ero ancora minorenne. Sono rimasta incinta l’anno dopo e poi, nel 2020, lui ha perso il lavoro. E’ come impazzito».

Quando la situazione era diventata insostenibile, la giovane ha cercato di scappare da casa, per chiedere aiuto, ma lui o sua madre chiudevano la porta a chiave e non la lasciavano uscire. Faceva fatica anche a parlare coi suoi famigliari: « Ero obbligata a stare con lui: non mi faceva parlare con nessuno, non avevo neanche più il telefono per comunicare con i miei genitori e le poche volte che li chiamavo dovevo farlo col suo cellulare, sorvegliata. Ho dovuto dire loro che la bambina mi aveva rotto il cellulare. E per parlare con loro usavo il cellulare del mio fidanzato. Lui stava sempre lì a guardare e sentire, per evitare che potessi dire loro quello che stava succedendo in casa». Il ragazzo era geloso di tutti: «Non voleva che frequentassi persone, uomini in particolare. Perfino del dermatologo era geloso: quando ho portato nostra figlia a fare una visita voleva entrare anche lui».

Lo scorso anno, per le botte, la visita in ospedale e la prima segnalazione alle forze dell’ordine. Poi, un giorno che lui ha portato la madre al lavoro, la ragazza ha deciso di scappare. «Devo ringraziare un suo amico che ha capito la gravità della situazione. Mi ha visto dimagrita di 15 chili. Già pesavo poco, ma in quel periodo sono arrivata a 35 chili. Per l’ansia e la difficile situazione non riuscivo a mettere in bocca nulla».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Arriva a pesare 35 chili a causa delle vessazioni domestiche del fidanzato

Una drammatica denuncia di una diciannovenne novarese

«Sono arrivata a pesare 35 chili: non riuscivo più a mangiare per colpa delle violenza casalinghe». Una drammatica denuncia quella di una diciannovenne novarese che in autunno porta sul banco degli imputati l’ex fidanzato di 24 anni con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Quando lei, lo scorso anno, gli aveva detto che voleva lasciarlo, stanca di continue vessazioni, lui aveva perfino cercato di strangolarla. Nella sua sofferta testimonianza parla di un rapporto durato oltre tre anni, costellato di insulti, minacce, schiaffi, spintoni e pugni. «Nel 2018 mi aveva scritto sui social e così ci siamo conosciuti. Poi ci siamo visti. All’epoca ero ancora minorenne. Sono rimasta incinta l’anno dopo e poi, nel 2020, lui ha perso il lavoro. E’ come impazzito».

Quando la situazione era diventata insostenibile, la giovane ha cercato di scappare da casa, per chiedere aiuto, ma lui o sua madre chiudevano la porta a chiave e non la lasciavano uscire. Faceva fatica anche a parlare coi suoi famigliari: « Ero obbligata a stare con lui: non mi faceva parlare con nessuno, non avevo neanche più il telefono per comunicare con i miei genitori e le poche volte che li chiamavo dovevo farlo col suo cellulare, sorvegliata. Ho dovuto dire loro che la bambina mi aveva rotto il cellulare. E per parlare con loro usavo il cellulare del mio fidanzato. Lui stava sempre lì a guardare e sentire, per evitare che potessi dire loro quello che stava succedendo in casa». Il ragazzo era geloso di tutti: «Non voleva che frequentassi persone, uomini in particolare. Perfino del dermatologo era geloso: quando ho portato nostra figlia a fare una visita voleva entrare anche lui».

Lo scorso anno, per le botte, la visita in ospedale e la prima segnalazione alle forze dell’ordine. Poi, un giorno che lui ha portato la madre al lavoro, la ragazza ha deciso di scappare. «Devo ringraziare un suo amico che ha capito la gravità della situazione. Mi ha visto dimagrita di 15 chili. Già pesavo poco, ma in quel periodo sono arrivata a 35 chili. Per l’ansia e la difficile situazione non riuscivo a mettere in bocca nulla».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata