La politica italiana degli ultimi giorni ha visto accendersi la polemica fra Letta del Pd e Renzi del Terzo Polo sul blairismo, con Letta che sostiene che sia finito e Renzi che trova la cosa ingiusta.
È una di quelle polemiche ideologiche che funestano periodicamente l’area di ciò che non è destra per la gioia degli addetti ai lavori perché raramente coinvolgono il grande pubblico : come per esempio la polemica Parisi/D’Alema sul centrosinistra senza trattino da contrapporre a quello con il trattino negli anni ‘90 o a quella Proudhon/Craxi contro Marx/Berlinguer degli anni ‘80.
Che cos’è il Blairismo? Blairismo da Tony Blair, giovane leader degli anni ‘90 del partito laburista inglese che riuscì a governare l’Inghilterra dopo il regno di Margareth Thatcher lanciando la cosiddetta “ Terza Via” ,cioè una sinistra liberale che voleva liberarsi di un rapporto troppo stretto con i sindacati e allergica ad un intervento diretto dello Stato nell’economia con nazionalizzazioni e cose del genere.
Oggi Blair è in pensione da un pezzo, è molto criticato in patria e non solo per aver sostenuto e partecipato troppo solidalmente alla guerra in Iraq di Bush jr. decisa in base all’ invenzione di inesistenti armi di distruzione di massa detenute da Saddam.
La Gran Bretagna intanto è uscita dall’ Unione Europea e la Scozia vorrebbe uscire dalla Gran Bretagna , il partito conservatore tiene da decenni saldamente le redini del Governo ma è un partito conservatore che ha attenuato e molto i suoi tratti liberisti , anzi aumenta decisamente la spesa pubblica .
Le differenze sociali però in Gran Bretagna sono aumentate e ogni giorno una nuova categoria di lavoratori entra in sciopero a causa di un’inflazione perfino più alta di quella crescente in Europa e in Italia.
Il blairismo è quindi assolutamente superato dai fatti, i problemi dell’epoca presente sono assolutamente diversi , richiamarsi a Blair per difenderlo o criticarlo è davvero una cosa estranea ai nostri tempi.