Si ricomincia. O meglio, si continua. Oggi a Rotterdam alle 17.15 (diretta televisiva su Rai Due e Sky Sport Uno) l’Italvolley femminile inizia la seconda fase del Mondiale affrontando il Brasile, primo ostacolo per le azzurre verso il tabellone a eliminazione diretta. Dopo le verdeoro sudamericane sarà la volta, in rapida successione, del Giappone (domani, mercoledì 5 ottobre), Argentina (venerdì 7) e Cina (sabato 8).
Il biglietto da visita per le ragazze di Davide Mazzanti sono le cinque vittorie da tre punti in altrettanti match – con due soli set lasciati per strada, rispettivamente al Belgio di una scatenata Britt Herbots (il “martello” ex Igor è finora la miglior marcatrice della manifestazione con 123 punti) e all’Olanda nell’ultima gara di domenica scorsa – che ne fanno le “capolista” di un’ipotetica classifica generale della rassegna (con 7,5 di quoziente set e 1,314 di quoziente punti).
Tutto questo al netto di un rendimento in campo non sempre al top a livello di continuità, ma che ha comunque lasciato intravedere ampi margini di miglioramento e di crescita. Il gruppo è apparso infatti ancora una volta particolarmente compatto e, in attesa di poter ammirare la “vera” Paola Egonu (una delle “stelle” tanto attese di questo Mondiale un po’ da tutti gli addetti ai lavori, non solo italiani), ci stanno pensando le altre a dimostrare che la squadra azzurra possa legittimamente ambire al bersaglio finale, grazie alla regia di Orro, alle giocate vincenti della varie Bosetti, Danesi, Chirichella, Pietrini (determinante in una fase in cui è stata più volte chiamata in causa al posto della capitana Sylla), sino alle difese di De Gennaro.
E grandi soddisfazioni si sta ritagliando la pattuglia delle “novaresi”, a cominciare proprio da Caterina Bosetti, confermatasi elemento preziosissimo tanto al servizio quanto nei colpi in attacco, senza dimenticare il suo supporto nella fase di ricezione e, come già accaduto in maglia Igor, nel ruolo di palleggiatrice aggiunta: «Il gruppo conta più di tutto – ha detto “Cate” – Siamo cresciute tanto ma possiamo ancora migliorarci».
Con lei non possono non essere citate Cristina Chirichella e Anna Danesi per l’importante gioco svolto al centro, con l’ex Monza dimostratasi implacabile a muro, mentre poco spazio (ma presente quando è stata chiamata in causa) ha finora trovato l’altra compagna di reparto Sara Bonifacio. Infine Eleonora Fersino. Il libero veneziano, pur avendo davanti un “monumento” come Monica De Gennaro, si è rivelata utile in difesa nei cambi di seconda linea, dando sicurezza e alternative alla squadra.