Fare presto. È il monito che i sindaci hanno lanciato al governo sul tema delle risorse durante la 40esima assemblea di Anci Piemonte che si è tenuta il 28 ottobre a Settimo Torinese
In particolare, il primo cittadino di Novara, Alessandro Canelli, (presidente della Fondazione Ifel e responsabile Finanze Locali di Anci nazionale) con i colleghi di Vercelli, Andrea Corsaro (presidente di Anci Piemonte) e di Valdengo (Biella), Roberto Pella (vicepresidente vicario di ANCI nazionale) si sono soffermati sulla necessità di «provvedimenti urgenti, concreti, in grado di dare una boccata di ossigeno agli Enti locali che oggi faticano a chiudere i bilanci».
«Usciamo da due anni di pandemia e siamo fortemente preoccupati – ha affermato Canelli nel suo intervento -. Il governo ci ha dato una grandissima mano per far quadrare i bilanci del biennio 2020-2021, ma ora le difficoltà si ripresentano a causa degli extra-costi dell’energia che mettono a rischio la tenuta economica e sociale delle comunità, generando l’aumento dei costi dei materiali di costruzione, dei contratti di servizio e del personale delle cooperative che gestiscono le attività esternalizzate. Sulla testa di Comuni e cittadini si annuncia una ‘tempesta perfetta’, confidiamo nell’intervento del governo».
Numerosi i temi sul tavolo dell’assemblea: dal Pnrr al il caro-bollette, dalla transizione digitale al problema dei bandi che penalizzano territori virtuosi e intere regioni, come il bando borghi e il bando periferie, a causa di criteri di valutazione ritenuti anacronistici. «L’assemblea – ha sottolineato Corsaro – è stata un’occasione per dare impulso all’attività dell’associazione, in piena e leale collaborazione con la Regione ed il Governo».
«Noi sindaci vogliamo risposte, gli slogan non servono – ha aggiunto Pella -. Oggi più che mai serve unità nel confronto tra Comuni e con le autorità regionali e nazionali».
Il segretario generale di Anci, Veronica Nicotra, ha ricordato come «per ragioni anche contingenti di carattere normativo, il 2023 sarà un anno problematico per il nostro comparto, nonostante la fase espansiva di parte corrente con alcuni fondi che nei prossimi anni alimenteranno i bilanci comunali, in modo parallelo al Fondo di solidarietà comunale». Su questo scenario impatta poi l’emergenza energetica per la quale «Anci ha avanzato richieste aggiuntive rispetto ai 670 milioni ottenuti per il 2022 e che speriamo sia recepite con la conversione del decreto Aiuti ter e con il decreto quater che il nuovo governo intende varare». Su questo Nicotra ha evidenziato la necessità di “una norma ponte che consenta ai Comuni di avviare la predisposizione dei bilanci, una norma che consenta di mettere una cifra per il 2023 in un provvedimento di urgenza, scongiurando la paralisi che in parte abbiamo avuto nel 2020».