Coldiretti Piemonte: «Tante le novità per l’agricoltura ma deve continuare lavoro in Parlamento»

Secondo Coldiretti esistono ancora margini di miglioramento nel corso dell’iter parlamentare in particolare per l’iva sul settore zootecnico, la riduzione delle accise per i birrifici artigianali e interventi sulle agroenergie

Dall’esenzione Irpef all’azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, dal credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia alle risorse per la sovranità alimentare, dai buoni lavoro per semplificare le assunzioni al fondo per l’innovazione e la digitalizzazione. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui provvedimenti che toccano il settore agricolo inseriti nella legge di Bilancio.

«Una finanziaria nel complesso positiva che va nella direzione di tutelare un comparto strategico per il Paese – hanno spiegato Roberto Moncalvo (in foto) presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato Confederale -. Esistono, però, ancora margini di miglioramento nel corso dell’iter parlamentare in particolare per l’iva sul settore zootecnico, la riduzione delle accise per i birrifici artigianali e interventi sulle agroenergie. Punto forte della manovra agricola è il fondo per la sovranità alimentare finalizzato a rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale anche con interventi per valorizzare il cibo italiano di qualità, ridurre i costi di produzione per le imprese agricole, sostenere le filiere e garantire la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari in caso di crisi di mercato. Contro il caro energia viene riconosciuto, per il primo trimestre 2023, il credito di imposta in favore delle imprese agricole e per i contoterzisti, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati, credito di imposta riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali. Per aiutare i giovani e il ricambio generazionale in agricoltura è previsto per il 2023 l’esonero contributivo, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a quarant’anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023».

«Arrivano i buoni lavoro nelle campagne dove occorre puntare sulla sburocratizzazione attraverso il confronto con le Istituzioni e i sindacati per individuare le formule più adeguate che garantiscano maggiore semplificazione per le imprese e le necessarie tutele per i lavoratori agricoli. Infine – hanno concluso – è importante il rinvio al 1 gennaio 2024 dell’entrata in vigore dell’imposta sui manufatti in plastica monouso, la cosiddetta plastic tax, e dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche, la “sugar tax”».

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Coldiretti Piemonte: «Tante le novità per l’agricoltura ma deve continuare lavoro in Parlamento»

Secondo Coldiretti esistono ancora margini di miglioramento nel corso dell’iter parlamentare in particolare per l’iva sul settore zootecnico, la riduzione delle accise per i birrifici artigianali e interventi sulle agroenergie

Dall’esenzione Irpef all’azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, dal credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia alle risorse per la sovranità alimentare, dai buoni lavoro per semplificare le assunzioni al fondo per l’innovazione e la digitalizzazione. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui provvedimenti che toccano il settore agricolo inseriti nella legge di Bilancio.

«Una finanziaria nel complesso positiva che va nella direzione di tutelare un comparto strategico per il Paese – hanno spiegato Roberto Moncalvo (in foto) presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato Confederale -. Esistono, però, ancora margini di miglioramento nel corso dell’iter parlamentare in particolare per l’iva sul settore zootecnico, la riduzione delle accise per i birrifici artigianali e interventi sulle agroenergie. Punto forte della manovra agricola è il fondo per la sovranità alimentare finalizzato a rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale anche con interventi per valorizzare il cibo italiano di qualità, ridurre i costi di produzione per le imprese agricole, sostenere le filiere e garantire la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari in caso di crisi di mercato. Contro il caro energia viene riconosciuto, per il primo trimestre 2023, il credito di imposta in favore delle imprese agricole e per i contoterzisti, pari al 20 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante per la trazione dei mezzi utilizzati, credito di imposta riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all'allevamento degli animali. Per aiutare i giovani e il ricambio generazionale in agricoltura è previsto per il 2023 l’esonero contributivo, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a quarant’anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023».

«Arrivano i buoni lavoro nelle campagne dove occorre puntare sulla sburocratizzazione attraverso il confronto con le Istituzioni e i sindacati per individuare le formule più adeguate che garantiscano maggiore semplificazione per le imprese e le necessarie tutele per i lavoratori agricoli. Infine – hanno concluso - è importante il rinvio al 1 gennaio 2024 dell’entrata in vigore dell’imposta sui manufatti in plastica monouso, la cosiddetta plastic tax, e dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche, la “sugar tax”».

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