Con il Natale alle porte, cooperativa Irene propone l’iniziativa “Caro Babbo Natale, sono Irene…”

Il progetto mira a raccogliere fondi per permettere ad ogni mamma di vivere momenti significativi, che permettano a loro e ai loro bambini di ritrovare, o scoprire, la normalità.

«Le mamme ospitate presso la comunità Casa Irene e gli appartamenti semiautonomi sono tornate per un giorno bambine,  hanno espresso i loro desideri nella più classica letterina di Natale» ha raccontato la coordinatrice Chiara Nobili «I regali che hanno chiesto però sono speciali: si tratta di esperienze da vivere con i loro figli e figlie».

Il progetto mira a raccogliere fondi per permettere ad ogni mamma di vivere momenti significativi, che permettano a loro e ai loro bambini di ritrovare, o scoprire, la normalità. «In un momento particolare della vita di queste piccole famiglie, segnate dalle difficoltà, si valorizza il tempo di qualità trascorso insieme. Si costruiscono ricordi da condividere, da raccontare, da conservare», raccontano le educatrici delle case d’accoglienza.

Casa Irene e gli appartamenti di semi autonomia ospitano in questo momento 10 donne e 13 bambini, per la maggior parte vittime di violenza domestica. «Le necessità delle Case sono molte, ma in un periodo particolare come quello del Natale abbiamo pensato di offrire alle nostra mamme e ai loro bambini qualcosa che potesse andare oltre al bisogno concreto, permettendo loro di vivere momenti speciali, che possano dare loro anche la forza di affrontare le difficoltà della quotidianità con maggior leggerezza», concludono le educatrici.

Sarà possibile acquistare, attraverso le piattaforma on line di crowdfunding “Buona Causa”, un buono di diverso valore, che permetterà alle donne e ai bambini ospitati presso Casa Irene e Casa Piccolo Bartolomeo di realizzare un desiderio speciale: un corso di nuoto, una gita all’acquario, un pomeriggio sulla pista di pattinaggio.

Per rimanere aggiornati sull’iniziativa, sarà possibile consultare la pagina Facebook “Irene Cooperativa Impresa Sociale”.  Per maggiori informazioni è possibile contattare la volontaria Annina Barone 349 3043017

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«Le mamme ospitate presso la comunità Casa Irene e gli appartamenti semiautonomi sono tornate per un giorno bambine,  hanno espresso i loro desideri nella più classica letterina di Natale» ha raccontato la coordinatrice Chiara Nobili «I regali che hanno chiesto però sono speciali: si tratta di esperienze da vivere con i loro figli e figlie».

Il progetto mira a raccogliere fondi per permettere ad ogni mamma di vivere momenti significativi, che permettano a loro e ai loro bambini di ritrovare, o scoprire, la normalità. «In un momento particolare della vita di queste piccole famiglie, segnate dalle difficoltà, si valorizza il tempo di qualità trascorso insieme. Si costruiscono ricordi da condividere, da raccontare, da conservare», raccontano le educatrici delle case d’accoglienza.

Casa Irene e gli appartamenti di semi autonomia ospitano in questo momento 10 donne e 13 bambini, per la maggior parte vittime di violenza domestica. «Le necessità delle Case sono molte, ma in un periodo particolare come quello del Natale abbiamo pensato di offrire alle nostra mamme e ai loro bambini qualcosa che potesse andare oltre al bisogno concreto, permettendo loro di vivere momenti speciali, che possano dare loro anche la forza di affrontare le difficoltà della quotidianità con maggior leggerezza», concludono le educatrici.

Sarà possibile acquistare, attraverso le piattaforma on line di crowdfunding “Buona Causa”, un buono di diverso valore, che permetterà alle donne e ai bambini ospitati presso Casa Irene e Casa Piccolo Bartolomeo di realizzare un desiderio speciale: un corso di nuoto, una gita all’acquario, un pomeriggio sulla pista di pattinaggio.

Per rimanere aggiornati sull’iniziativa, sarà possibile consultare la pagina Facebook “Irene Cooperativa Impresa Sociale”.  Per maggiori informazioni è possibile contattare la volontaria Annina Barone 349 3043017

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