Ha preso il via nella giornata del 5 dicembre il terzo tour de “Il presidente incontra il territorio”, iniziativa avviata dal presidente della Provincia di Novara Federico Binatti nella scorsa primavera per incontrare periodicamente i sindaci degli ottantasette Comuni «creando momenti di confronto – ha ricordato il presidente – e affrontare le problematiche delle varie zone della provincia, che abbiamo organizzativamente suddiviso in otto zone per caratteristiche geografiche omogenee e nelle quali le realtà sono accomunate da percorsi amministrativi condivisi».
Prima tappa a Briga Novarese, «dove abbiamo affrontato questioni legate alla viabilità e alla presenza di cinghiali e altri esemplari di fauna selvatica che provoca danni alle colture e che rappresenta anche pericolo per la sicurezza. Ci siamo inoltre confrontati sul futuro e sul ruolo delle Province alla luce della riforma che il Governo varerà il prossimo anno. Ringrazio il sindaco di Briga Chiara Barbieri – ha concluso il presidente – per aver ospitato la nostra proficua riunione».
La seconda tappa invece ha visto come protagonista il comune di Castelletto Ticino «alla quale – ha ricordato il presidente della Provincia Federico Binatti – hanno partecipato tutti i sindaci della zona per discutere problemi e questioni riguardanti questa parte del territorio. Tra gli argomenti trattati soprattutto quelli legati alla viabilità e alla manutenzione delle strade, le problematiche legate ai rapporti con alcuni gestori delle reti di servizi pubblici, i trasporti, ma anche le opportunità di marketing territoriale e alcuni chiarimenti riguardanti la riforma che il Governo varerà rispetto agli Enti provinciali con il prossimo anno. Una riunione che si è volta nella consueta sintonia e in un clima costruttivo da parte di tutti, che ha rivelato un profondo senso di appartenenza al territorio e la volontà di condividere proposte ed esperienze amministrative. Grazie al sindaco Massimo Stilo – ha concluso il presidente – per averci dato questa opportunità di ritrovarci e pensare al futuro del Novarese».