Firmato ieri, 12 dicembre, in Prefettura il Protocollo di legalità per il raddoppio delle linee di accesso sud al valico del Sempione da Vignale-Oleggio-Arona. Alla firma hanno partecipato il prefetto Francesco Garsia, il questore Alessandra Faranda Cordella, il comandante provinciale dei Carabinieri, Antonio Renzetti, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Antonio Gorgoglione, la vice presidente della Provincia, Michela Leoni, il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, oltre a Rete Ferroviaria Italiana, l’Ispettorato del lavoro e i sindacati di categoria.
Obiettivo del documento è prevenire e contrastare i tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata in materia di appalti, servizi e forniture pubbliche. Il monitoraggio riguarderà tutta la filiera delle imprese affidatarie dei lavori che a qualunque titolo saranno impegnate nella realizzazione dell’opera.
Un investimento da 430 milioni di euro, il più importante mai messo in atto da Rfi sul territorio novarese, con l’inizio della progettazione a partire dal 2023 e il completamento dei lavori in dieci/quindici anni. Il progetto ha lo scopo di potenziare la linea merci, suddivisa in due lotti: da Vignale a Oleggio e da Oleggio ad Arona; la tratta raggiungerà Luino, in Svizzera.
«I controlli antimafia saranno effettuati su ogni fase di lavorazione, dalla progettazione alla manodopera – ha spiegato l’ingegnere Luca Bassani di Rfi -. Verrà stilato un settimanale di cantiere per una fotografia aggiornata di tutte le persone che lavoreranno in quel momento. Uno strumento molto tecnico ma indispensabile per prevenire infiltrazioni».
I lavori riguarderanno anche il traffico dei passeggeri «con il potenziamento delle stazioni interessate dalla tratta attraverso gli accessi per disabili» ha concluso Bassani.