Trecate, al teatro Pellico in scena la comicità di Paolo Cevoli

Il cabarettista porterà in scena lo spettacolo "Andavo ai 100 all’ora"

Venerdì 3 febbraio alle 21.00 al teatro Pellico andrà in scena lo spettacolo teatrale “Andavo ai 100 all’ora” di e con Paolo Cevoli.

Il celebre comico di Zelig, Paolo Cevoli, classe 1958, nonno con 2 nipotini all’attivo, immagina di raccontare ai figli dei suoi figli com’era la vita quando lui era una bambino. Cose che oggi sembrano assurde: non c’era internet, i telefoni avevano la rotella, la TV era in bianco e nero; non c’erano il politicamente corretto, la raccolta differenziata (anche perché quasi non si produceva immondizia…) e gli apericena.

Un racconto personale che attraversa tutta la vita di Paolo fino ai giorni nostri non per dire che “una volta era meglio…” anzi, per comprendere le nostre radici e ridere di noi stessi.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Trecate, al teatro Pellico in scena la comicità di Paolo Cevoli

Il cabarettista porterà in scena lo spettacolo “Andavo ai 100 all’ora”

Venerdì 3 febbraio alle 21.00 al teatro Pellico andrà in scena lo spettacolo teatrale "Andavo ai 100 all’ora" di e con Paolo Cevoli.

Il celebre comico di Zelig, Paolo Cevoli, classe 1958, nonno con 2 nipotini all’attivo, immagina di raccontare ai figli dei suoi figli com’era la vita quando lui era una bambino. Cose che oggi sembrano assurde: non c’era internet, i telefoni avevano la rotella, la TV era in bianco e nero; non c’erano il politicamente corretto, la raccolta differenziata (anche perché quasi non si produceva immondizia...) e gli apericena.

Un racconto personale che attraversa tutta la vita di Paolo fino ai giorni nostri non per dire che “una volta era meglio...” anzi, per comprendere le nostre radici e ridere di noi stessi.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata