Sono ufficialmente iniziati i lavori di ristrutturazione del castello di Miasino, l’edificio sequestrato al boss della mafia Pasquale Galasso e restituito alla comunità. A darne notizia è il consigliere regionale Domenico Rossi, da sempre in prima fila nel monitoraggio della vicenda riguardante il bene affacciato sul lago d’Orta.
«Il cerchio si sta chiudendo. I lavori in corso sono il passaggio chiave che aspettavamo da tempo per la restituzione alla collettività e il riutilizzo sociale del bene – dichiara Rossi al termine di una riunione, nella mattinata di oggi, con i dirigenti degli uffici regionali competenti -. Ho chiesto un incontro per fare il punto della situazione e valutare con gli uffici i prossimi passi. Considerato che la consegna del castello alla Regione da parte dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati risale al febbraio 2016, occorre stringere i tempi»
«La buona notizia è che i lavori di ristrutturazione sono cominciati e che gli uffici valutano la chiusura del cantiere entro il 2024 – aggiunge il consigliere -. Nel frattempo, però, non possiamo stare a guardare perciò ho sollecitato gli uffici affinché venga pubblicato l’avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse per la concessione in uso del castello. Secondo quanto concordato con dirigenti e funzionari, la manifestazione di interesse potrebbe essere pubblicata già dopo l’estate con l’obiettivo di raccogliere nuovamente idee sulla base delle quali poi pubblicare il bando per l’assegnazione definitiva del bene e rimetterlo a disposizione della comunità per generare economia pulita, cultura e bellezza, contestualmente alla fine dei lavori di riqualificazione».