Nel 2022 aumentati i parti all’ospedale di Borgomanero: + 7,5% rispetto al 2021

Anche nel 2023 l'andamento è positivo dall’inizio del corrente anno i parti sono 65

Il 2022 è stato un anno particolarmente ricco di parti e di nuove nascite per il Reparto di Ostetricia Ginecologia e Punto Nascita dell’Ospedale Santissima Trinità di Borgomanero dell’Asl Novara.

I numeri sono molto confortanti e in controtendenza infatti, nonostante il calo della natalità che si registra da molti anni in Italia, abbiamo avuto un incremento di 61 parti rispetto al dato del 2021 particolarmente concentrato nel periodo di emergenza tra febbraio e maggio 2022, un buon incremento delle nascite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con un numero significativo di partorienti (26%) provenienti da altre ASL del Piemonte e dalla Lombardia.

Anche nel 2023 l’andamento è positivo dall’inizio del corrente anno i parti sono 65. Sembra insomma che la cicogna abbia continuato a volare indisturbata nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia. Tutte le strutture afferenti al Dipartimento Materno Infantile si sono adoperate per mantenere al massimo gli standard di efficienza e di sicurezza per mamme, neonati, bambini e adolescenti.

La tabella di seguito riporta i dati dal 2019, anno precedente la pandemia, al 2022. Dalla tabella si evince che dopo il calo del 2021 i parti hanno superato il numero di quelli registrati in periodo prepandemico:

Anno2019202020212022
Parti840869811872

I tagli cesarei nel 2022 sono stati il 24,2%, con un positivo decremento rispetto al 2019 dove la percentuale di tale intervento era al 25,2%. Il presidio ospedaliero, negli ultimi due anni, ha anche accolto le donne in gravidanza affette da Covid, divenendo un punto di riferimento per molte gravide e puerpere.

«Nonostante le difficoltà abbiamo cercato, grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti gli operatori, e crediamo di esserci riusciti, di mantenere un elevato standard di qualità nell’assistenza alle mamme e ai neonati. Abbiamo mantenuto inalterati i bilanci di salute e il monitoraggio della gravidanza fisiologica sul territorio e a rischio presso l’ospedale previsti dal percorso nascita, consentendo la presenza continua dei papà in sala parto e nelle due ore del post partum, lasciando alla mamma la massima libertà scelta sulle modalità del parto. Abbiamo continuato il percorso della donazione cordonale arricchendola di un ‘ulteriore scopo” che riguarda lo studio “BORN“ per valutare l’effetto sulla gravità della retinopatia della prematurità  relativo alla trasfusione di emazie concentrate da sangue di cordone ombelicale nel neonato pretermine. Per i neonati abbiamo mantenuto elevati standard di assistenza, proseguendo con la pratica del contatto “pelle a pelle” alla nascita, anche per i papà nel caso la madre sia impossibilitata nel farlo .

«Abbiamo proseguito il rooming-in e il supporto/sostegno all’allattamento al seno sia durante il ricovero che a casa con l’ausilio del S.O.S. mamma e la continuità con le sedi dei consultori dell’Asl Novara. Particolarmente importante e apprezzata dalle famiglie, è stata poi la prosecuzione senza sosta dei controlli post-dimissione delle mamme e dei neonati e dell’attività clinica e di diagnostica ecografica di follow-up del neonato patologico anche in fase di emergenza sanitaria» ha dichiarato Roberta Pisani coordinatore del Dipartimento Materno Infantile e Coordinatore della Struttura Complessa di Ostetricia Ginecologia.

«La popolazione ha identificato il Punto Nascita e, in senso più ampio il Dipartimento Materno Infantile, come struttura “a misura di donna e bambino”,  attento alle esigenze delle donne, delle copie, dei neonati, dei bambini e degli adolescenti, riorganizzando spazi e modalità assistenziali  di fronte all’emergenza, mantenendo inalterato quegli aspetti di efficienza ma anche di umanità che sono indispensabili nell’assistenza della donna e dei bambini di qualunque età» ha dichiarato Giovanni Ruspa, direttore Dipartimento Materno Infantile e Direttore Struttura Complessa di Ostetricia Ginecologia.

«L’ottimo risultato è stato ottenuto grazie al lavoro dell’équipe medica (ginecologi, pediatri neonatologi e anestesisti) all’impegno delle nostre ostetriche, del personale infermieristico e degli operatori socio sanitari che mettono al centro del loro lavoro la donna e il nascituro per dare una risposta sempre più alta di qualità ed efficienza a tutela della salute materno-infantile – ha affermato Angelo Penna direttore Generale Asl Novara-. Questo ha fatto sì che, malgrado le difficoltà connesse alla gestione delle gravidanze e del parto in un periodo caratterizzato dalla crisi pandemica, il Reparto di Ostetricia e l’Ospedale di Borgomanero hanno continuato a rappresentare e consolidato il proprio ruolo di riferimento clinico assistenziale per le donne del nostro territorio».

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Nel 2022 aumentati i parti all’ospedale di Borgomanero: + 7,5% rispetto al 2021

Anche nel 2023 l’andamento è positivo dall’inizio del corrente anno i parti sono 65

Il 2022 è stato un anno particolarmente ricco di parti e di nuove nascite per il Reparto di Ostetricia Ginecologia e Punto Nascita dell’Ospedale Santissima Trinità di Borgomanero dell’Asl Novara.

I numeri sono molto confortanti e in controtendenza infatti, nonostante il calo della natalità che si registra da molti anni in Italia, abbiamo avuto un incremento di 61 parti rispetto al dato del 2021 particolarmente concentrato nel periodo di emergenza tra febbraio e maggio 2022, un buon incremento delle nascite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con un numero significativo di partorienti (26%) provenienti da altre ASL del Piemonte e dalla Lombardia.

Anche nel 2023 l'andamento è positivo dall’inizio del corrente anno i parti sono 65. Sembra insomma che la cicogna abbia continuato a volare indisturbata nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia. Tutte le strutture afferenti al Dipartimento Materno Infantile si sono adoperate per mantenere al massimo gli standard di efficienza e di sicurezza per mamme, neonati, bambini e adolescenti.

La tabella di seguito riporta i dati dal 2019, anno precedente la pandemia, al 2022. Dalla tabella si evince che dopo il calo del 2021 i parti hanno superato il numero di quelli registrati in periodo prepandemico:

Anno2019202020212022
Parti840869811872

I tagli cesarei nel 2022 sono stati il 24,2%, con un positivo decremento rispetto al 2019 dove la percentuale di tale intervento era al 25,2%. Il presidio ospedaliero, negli ultimi due anni, ha anche accolto le donne in gravidanza affette da Covid, divenendo un punto di riferimento per molte gravide e puerpere.

«Nonostante le difficoltà abbiamo cercato, grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti gli operatori, e crediamo di esserci riusciti, di mantenere un elevato standard di qualità nell’assistenza alle mamme e ai neonati. Abbiamo mantenuto inalterati i bilanci di salute e il monitoraggio della gravidanza fisiologica sul territorio e a rischio presso l’ospedale previsti dal percorso nascita, consentendo la presenza continua dei papà in sala parto e nelle due ore del post partum, lasciando alla mamma la massima libertà scelta sulle modalità del parto. Abbiamo continuato il percorso della donazione cordonale arricchendola di un ‘ulteriore scopo” che riguarda lo studio “BORN“ per valutare l’effetto sulla gravità della retinopatia della prematurità  relativo alla trasfusione di emazie concentrate da sangue di cordone ombelicale nel neonato pretermine. Per i neonati abbiamo mantenuto elevati standard di assistenza, proseguendo con la pratica del contatto “pelle a pelle” alla nascita, anche per i papà nel caso la madre sia impossibilitata nel farlo .

«Abbiamo proseguito il rooming-in e il supporto/sostegno all’allattamento al seno sia durante il ricovero che a casa con l’ausilio del S.O.S. mamma e la continuità con le sedi dei consultori dell’Asl Novara. Particolarmente importante e apprezzata dalle famiglie, è stata poi la prosecuzione senza sosta dei controlli post-dimissione delle mamme e dei neonati e dell’attività clinica e di diagnostica ecografica di follow-up del neonato patologico anche in fase di emergenza sanitaria» ha dichiarato Roberta Pisani coordinatore del Dipartimento Materno Infantile e Coordinatore della Struttura Complessa di Ostetricia Ginecologia.

«La popolazione ha identificato il Punto Nascita e, in senso più ampio il Dipartimento Materno Infantile, come struttura “a misura di donna e bambino”,  attento alle esigenze delle donne, delle copie, dei neonati, dei bambini e degli adolescenti, riorganizzando spazi e modalità assistenziali  di fronte all’emergenza, mantenendo inalterato quegli aspetti di efficienza ma anche di umanità che sono indispensabili nell’assistenza della donna e dei bambini di qualunque età» ha dichiarato Giovanni Ruspa, direttore Dipartimento Materno Infantile e Direttore Struttura Complessa di Ostetricia Ginecologia.

«L'ottimo risultato è stato ottenuto grazie al lavoro dell’équipe medica (ginecologi, pediatri neonatologi e anestesisti) all’impegno delle nostre ostetriche, del personale infermieristico e degli operatori socio sanitari che mettono al centro del loro lavoro la donna e il nascituro per dare una risposta sempre più alta di qualità ed efficienza a tutela della salute materno-infantile - ha affermato Angelo Penna direttore Generale Asl Novara-. Questo ha fatto sì che, malgrado le difficoltà connesse alla gestione delle gravidanze e del parto in un periodo caratterizzato dalla crisi pandemica, il Reparto di Ostetricia e l'Ospedale di Borgomanero hanno continuato a rappresentare e consolidato il proprio ruolo di riferimento clinico assistenziale per le donne del nostro territorio».

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