La maggioranza di Palazzo Cabrino si ricompatta e respinge con 19 voti contro 8 la mozione presentata dal Pd (e votata anche dai due “pentastellati” Iacopino e Renna, oltre che da Baroni di DeMos) che chiedeva alla giunta di ritirare il provvedimento che dava il via al nuovo insediamento logistico di Pernate. Un tema già calendarizzato in occasione del precedente Consiglio comunale e poi “slittato” fra mille polemiche, al quale è stato dedicato l’intero pomeriggio della seduta odierna in Municipio, tenutasi alla presenza ancora una volta di un gruppo di attivisti del “Comitato” della frazione novarese.
Contro la delibera dell’esecutivo cittadino hanno fatto fuoco a turno tutte le “artiglierie” della minoranza, con il “dem” Rossano Pirovano (lui che a Pernate ci vive) particolarmente agguerrito. Sul tavolo tante argomentazioni, da quelle di carattere ambientale ma anche economico. Sul fronte opposto, dopo che il dirigente comunale Maurizio Foddai, chiamato ad esprimere un parere tecnico, non ha potuto confermare che «non esistono anomalie e che le decisioni sono unicamente di natura politica».
Inutilmente le minoranze hanno chiesto alla controparte un ripensamento, una sospensione del provvediento. Arduino Pasquini (Lega) e il suo capogruppo Gaetano Picozzi, oltre ad Andrea Crivelli (Forza Novara) non se la sono sentita di andare contro una decisione della giunta, anche se la l’autodifesa è arrivata dallo stesso Alessandro Canelli: «Dal nostro punto di vista – ha detto il primo cittadino – andiamo avani in questa direzione perché sappiamo di non dover adottare una variante al Prg, che prevede da quindici anni lo sviluppo in quella zona, dove già esisteva il Cim».
Però Canelli ha voluto anche precisare che «rispetteremo tutte le norme, pronti a valutare nel caso in cui ci sia un minimo dubbio, ovviamente accertato, perché la procedura urbanistica in questo momento è più che corretta».
L’unico dubbio rimane l’estrema vicinanza dell’insediamento al centro abitato: «Quando mi hanno presentato il “rendering” – ha ammesso Canelli – ci avano parlato distanza di circa 200 metri (Pirovano e gli attivisti del “Comitato” da tempo parlano di 80, ndr). Su questo aspetto andremo a valutare, perché è legittimo che coloro i quali sono contro un progetto di questo genere possano fare valere le loro ragioni nelle sedi opportune, però noi dobbiamo prendere delle decisioni amministrative. Vigileremo affinché si faccia nel modo migliore . Sono aperto a discutere e approfondire il tema, ma non sono convinto che un insediamento di questo tipo possa portare così tante negatività anche all’abitato di Pernate».
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