È stato condannato a nove anni di reclusione dal tribunale di Varese, due in più rispetto ai sette chiesti dal pubblico ministero, il trentacinquenne arrestato a Trecate dalla Polizia locale nell’estate dello scorso anno per maltrattamenti in famiglia e che nel novembre del 2021, in provincia di Varese, si era già reso protagonista per reiterati episodi di aggressione e violenza sessuale ai danni di quella divenuta poi ex moglie.
Per quanto riguarda l’episodio di Trecate gli agenti erano intervenuti in soccorso della donna, che era fuggita trovando rifugio in un negozio in corso Roma e che aveva riferito di essere stata oggetto di aggressione e percosse da parte del compagno. Sia lei che l’aggressore, immediatamente rintracciato, erano stati accompagnati alla caserma di viale Cicogna e l’uomo era stato tratto in arresto.
Il fascicolo riguardante il caso è approdato al giudizio del tribunale di Varese in quanto il precedente reato del 2021, ritenuto più grave, si era consumato nella provincia lombarda. Nonostante le contestazioni da parte della difesa (che si è detta intenzionata a ricorrere in appello) il giudice ha stabilito in primo grado una pena superiore a quella richiesta dal pubblico ministero.