Torna Lago d’Orta Plastic Revolution, il progetto a cura di Associazione Asilo Bianco che ha come tema cardine la riduzione della plastica monouso. In programma una importante mostra e due fine settimana di festival: una ricca serie di appuntamenti per riflettere insieme su plastica, bellezza e riuso tra arte, scienza, impresa, pensiero, curatela e progettualità condivise.
Sabato 25 e domenica 26 marzo, nelle magnifiche e storiche cornici di Villa Nigra a Miasino e Palazzo Penotti Ubertini a Orta San Giulio, sul lago d’Orta (Novara),è in calendario il primo fine settimana dedicato ad approfondimenti e incontri. Un’occasione significativa che vede coinvolti grandi nomi dell’arte, della cultura e della scienza per discutere e ragionare intorno a temi ambientali e sostenibilità, ma anche arte e creatività.
Il festival inizierà sabato 25 marzo con l’inaugurazione di Scippare il segno: è il compito!, la mostra dedicata all’architetto e designer Riccardo Dalisi. La personale è a cura di Enrica Borghi, realizzata in collaborazione con Corraini Edizioni, Museo Alessi, Archivio Riccardo Dalisi, con testi critici di Marco Tagliafierro.La visione e il pensiero di Dalisi accompagnano e ispirano tutte le giornate di Plastic Revolution, introdotte da una frase simbolo del maestro “Le Imperfezioni Feconde”.
Dalisi, mancato un anno fa nell’aprile 2022, è stato un uomo dai molteplici talenti, una figura capace di muoversi attraverso diversi linguaggi: designer, artigiano e poeta, progettista e architetto. Artista dalle mille sfaccettature, creativo da sempre ispirato da una straordinaria libertà di pensiero, uomo visionario e sognatore, grande interprete della realtà.
In mostra nelle sale di Villa Nigra disegni originali, schizzi e segni. Un percorso che segue l’idea di schizzismo con la quale Dalisi lega profondamente arte e pensiero: il segno da scippare, il gesto veloce sul foglio, lo schizzo aggrovigliato che, prima di farsi disegno, si fa anche e soprattutto pensiero, supera ogni intenzionalità e si presenta sul foglio come forza, impulso, lampo intuitivo che guida. Sono proprio queste le imperfezioni feconde di Dalisi, grovigli liberi e geniali nel loro essere imprevedibili e imperfetti, sempre portatori di senso, di non detto, nuove idee e orizzonti.
Esposti molti degli oltre duecento prototipi realizzati da Dalisi per Alessi negli anni Settanta durante una incredibile ricerca che ha portato alla produzione della sua personalissima caffettiera napoletana per cui riceve nel 1981 il Compasso d’oro, il più antico e prestigioso premio di disegno industriale al mondo. Sono oggetti unici, estremamente espressivi e giocosi, la cui funzionalità scivola in secondo piano trasformandoli in vere e proprie opere d’arte. Il segno è a metà strada tra il gioco e il farsi oggetto con una precisa funzione, pensiero tecnico e icona di design.
Quella di Miasino è la prima occasione di riflessione sui disegni come “nuove geometrie generative”, sulle dinamiche libere e radicali di Dalisi, ma anche sulla serie di prototipi realizzati con Alessi che accompagnano la sua riflessione teorica dedicata all’architettura. Per rendere omaggio a questo incredibile personaggio e alla sua carriera, ma anche a molti dei temi su cui ha lavorato per tutta la sua vita, sabato 25 marzo, alle ore 16, tavola rotonda con Alberto Alessi (Presidente Alessi), Alberto Biagetti e Laura Baldassari (Atelier Biagetti), Enrica Borghi (Presidente Asilo Bianco, artista), Pietro Corraini (Corraini Edizioni), Anna Maria Laville (Archivio Riccardo Dalisi), Marco Sammicheli (Direttore del Museo del Design Italiano, Triennale Milano), Marco Tagliafierro (critico d’arte, curatore indipendente e ideatore CONFINIS). Seguirà, alle ore 18, l’inaugurazione della mostra.
Domenica 26 marzo, a Orta San Giulio, proseguono i lavori con Mario Abis (sociologo), Massimiliano Caligara e Roberto Signorelli (Circolo Legambiente “Gli Amici del Lago”), Pietro Capella (Direttore Pop News), Andrea Castrovinci (ricercatore, PhD responsabile del Laboratorio di Ingegneria dei materiali polimerici, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana SUPSI), Luca Cerizza (curatore e critico d’arte, docente alla NABA di Milano), Paolo Dago (autore televisivo), Barbara De Ponti (artista e docente), Paolo Antonio Zambianchi (Dottore geologo, Associazione Ardito Desio), moderano Enrica Borghi e Marco Tagliafierro.
All’interno di questa cornice teorica e culturale la manifestazione continuerà, a Villa Nigra, sabato 1 e domenica 2 aprile con CURARE. Progettualità partecipata, il corso di formazione di alto livello coordinato da Marco Tagliafierro e Giovanna Felluga (curatrice, co-fondatore AtemporaryStudio, CONFINIS). Un percorso per curatori, operatori culturali e chi si interfaccia con l’arte in una dimensione pubblica o privata. Il focus di questa edizione, l’ottava, sarà legato alle pratiche curatoriali condivise e inserite in una progettualità partecipata. È ancora Dalisi l’ispiratore: l’artista è stato un grandissimo precursore di operazioni di arte partecipata e pubblica, celebri le sue lezioni pedagogiche con ragazzi e bambini dei rioni più duri e poveri di Napoli (Traiano, Scampia, Sanità), esplorazioni e relazioni a metà strada tra cultura e inclusione sociale la cui documentazione è in mostra permanente al Centre George Pompidou di Parigi. L’obiettivo della nuova edizione di Curare consisterà nel mappare la figura del curatore oggi, in rapporto a diversi settori e contesti d’azione, attraverso il punto di vista di importanti ospiti del mondo dell’arte, dell’impresa e della cultura at large. Tra i relatori di sabato 1 aprile: Corrado Beldì (Presidente Laterlite), Micol Beltramini (scrittrice e traduttrice), Antonella Cirigliano (Fondazione CROSS e CROSS Project), Daniela Fantini (Amministratore Delegato Fantini Rubinetti), Luigi Maffioli (Technical Director Gottifredi Maffioli Srl), Giuseppe Pero (Presidente Figli di Pinin Pero & C. Spa), Tommaso Sacchi (Assessore alla Cultura Comune di Milano), Donatella Spaziani (artista), Christian Tomadini (Managing Director Wall&decò), Luca Trevisani (artista). Domenica 2 aprile: Benedetta Baraggioli (Cultural Project Manager del Comune di Novara), Nicolò Baraggioli (artista), Michele Chiossi (artista), Paolo Gonzato (artista), Milovan Farronato (co-fondatore Archivio Chiara Fumai, critico e curatore indipendente), Paola Manfredi (PCM Studio), Annika Pettini (scrittrice e responsabile cultura di ZERO), Lorenzo Vitturi (artista).
La partecipazione a tutti gli incontri del primo fine settimana di Lago d’Orta Plastic Revolution è gratuita. La due giorni di Curare è, al contrario, a numero chiuso con iscrizione obbligatoria. Il corso ha un costo di 60 Euro comprensivi della tessera di Asilo Bianco. Per informazioni e iscrizioni: segreteria@asilobianco.it
Il programma completo di tutti gli incontri è disponibile sul sito asilobianco.it
La mostra Scippare il segno: è il compito! apre dal 25 marzo al 14 maggio, dal giovedì alla domenica, dalle 14:30 alle 18:30. Aperture straordinarie lunedì 10 aprile (Pasquetta), lunedì 24 aprile, martedì 25 aprile, lunedì 1 maggio.
Il progetto Lago d’Orta Plastic Revolution è tra i vincitori del bando “Plastic Challenge. Sfida alle plastiche monouso” di Fondazione Cariplo, e vede come ente capofila il Circolo di Legambiente “Gli Amici del Lago” insieme ai comuni di Ameno, Briga Novarese, Miasino, Orta San Giulio, all’Organizzazione di Volontariato di Briga e all’Associazione Asilo Bianco che ha ideato e scritto il progetto.
“Scippare il segno: è il compito!” fa parte del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco.