Giuliana Sgrena ospite a Cameri con “Donne ingannate”

Ultimo appuntamento della rassegna “Donne resistenti” il 31 marzo in Biblioteca civica

Giuliana Sgrena sarà a Cameri venerdì 31 marzo, alle ore 21 in Biblioteca civica per presentare il suo libro “Donne ingannate. Il velo come religione, identità e libertà” (Il Saggiatore, 2022) accompagnata da Federica Mingozzi. L’evento conclude la rassegna “Donne resistenti”, realizzata per la Giornata internazionale per la difesa dei diritti della donna, ed è organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dalla Commissione biblioteca in collaborazione con la libreria La Feltrinelli Point di Arona.

Nella stessa data si chiuderanno in Biblioteca anche le mostre organizzate per “Donne resistenti”: l’esposizione di tavole dedicate al fumetto a cura di Bruno Testa, per il progetto “Mondi paralleli. Sotto il segno del fumetto”, e la mostra dei Pittori Cameresi “Dentro a li occhi suoi ardeva un riso: La presenza delle donne nel vivere”. Sino a tale data le mostre saranno visitabili negli orari di apertura della Biblioteca.

Dalla quarta di copertina di “Donne ingannate”. Ci sono donne che non sanno cosa significa sentire il vento tra i capelli. E sono costrette a coprire il volto con un doppio velo: uno fatto di tessuto e imposto da una tradizione religiosa fondamentalista; l’altro, metaforico, che racconta l’ipocrisia – culturale e ideologica – con cui le loro battaglie vengono frenate. È partendo dalla riflessione sul tema del velo, tra scelta e imposizione, che Giuliana Sgrena affronta uno dei nodi cruciali del contemporaneo: il rapporto tra libertà e religione. Lo fa attraverso la voce delle donne che ha incontrato durante i suoi reportage in Medio Oriente: ragazze e donne meno giovani, guerrigliere e prigioniere politiche, che raccontano qui la storia delle loro lotte, delle loro detenzioni e, in alcuni casi, delle violenze che hanno subito a causa dei loro desideri e della loro voglia di indipendenza. La sua critica si spinge però molto oltre, puntando il dito contro chi in Occidente afferma di fatto, in nome del relativismo culturale, la legittimità dell’oppressione femminile nelle scuole e per le strade; e questo, nonostante i tanti femminicidi perpetrati ai danni di donne musulmane di seconda generazione. “Donne ingannate” è un pamphlet lucido e sferzante, che ci rivela quanto ancora oggi sia complesso opporsi alle richieste dei padri, dello Stato, della Chiesa o dell’imam. Quello di Giuliana Sgrena è un accalorato invito ad aprire gli occhi, a rifiutare l’inganno e a squarciare il velo. Una donna è ingannata ogni volta che le si promette libertà coprendola con un velo. Una donna è ingannata ogni volta che la si forza a reprimere i propri desideri. Una donna è ingannata ogni volta che la sua oppressione viene dimenticata nel silenzio.

Giuliana Sgrena, inviata de «Il manifesto», ha seguito l’evolversi di sanguinosi conflitti, in particolare in Somalia, Palestina, Afghanistan, oltre alla drammatica situazione in Algeria. Nei suoi servizi cerca di indagare la realtà che sta dietro lo scontro armato, la vita quotidiana delle principali vittime delle guerre moderne: donne e bambini. Ha dedicato particolare attenzione all’islamismo e al suo effetto sulla condizione delle donne. Attualmente collabora, tra l’altro, con «RaiNews24», con il settimanale tedesco «Die Zeit», con la radio della Svizzera italiana e con riviste di politica internazionale.

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Ultimo appuntamento della rassegna “Donne resistenti” il 31 marzo in Biblioteca civica

Giuliana Sgrena sarà a Cameri venerdì 31 marzo, alle ore 21 in Biblioteca civica per presentare il suo libro “Donne ingannate. Il velo come religione, identità e libertà” (Il Saggiatore, 2022) accompagnata da Federica Mingozzi. L'evento conclude la rassegna “Donne resistenti”, realizzata per la Giornata internazionale per la difesa dei diritti della donna, ed è organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dalla Commissione biblioteca in collaborazione con la libreria La Feltrinelli Point di Arona.

Nella stessa data si chiuderanno in Biblioteca anche le mostre organizzate per “Donne resistenti”: l’esposizione di tavole dedicate al fumetto a cura di Bruno Testa, per il progetto “Mondi paralleli. Sotto il segno del fumetto”, e la mostra dei Pittori Cameresi “Dentro a li occhi suoi ardeva un riso: La presenza delle donne nel vivere”. Sino a tale data le mostre saranno visitabili negli orari di apertura della Biblioteca.

Dalla quarta di copertina di “Donne ingannate”. Ci sono donne che non sanno cosa significa sentire il vento tra i capelli. E sono costrette a coprire il volto con un doppio velo: uno fatto di tessuto e imposto da una tradizione religiosa fondamentalista; l’altro, metaforico, che racconta l’ipocrisia – culturale e ideologica – con cui le loro battaglie vengono frenate. È partendo dalla riflessione sul tema del velo, tra scelta e imposizione, che Giuliana Sgrena affronta uno dei nodi cruciali del contemporaneo: il rapporto tra libertà e religione. Lo fa attraverso la voce delle donne che ha incontrato durante i suoi reportage in Medio Oriente: ragazze e donne meno giovani, guerrigliere e prigioniere politiche, che raccontano qui la storia delle loro lotte, delle loro detenzioni e, in alcuni casi, delle violenze che hanno subito a causa dei loro desideri e della loro voglia di indipendenza. La sua critica si spinge però molto oltre, puntando il dito contro chi in Occidente afferma di fatto, in nome del relativismo culturale, la legittimità dell’oppressione femminile nelle scuole e per le strade; e questo, nonostante i tanti femminicidi perpetrati ai danni di donne musulmane di seconda generazione. “Donne ingannate” è un pamphlet lucido e sferzante, che ci rivela quanto ancora oggi sia complesso opporsi alle richieste dei padri, dello Stato, della Chiesa o dell’imam. Quello di Giuliana Sgrena è un accalorato invito ad aprire gli occhi, a rifiutare l’inganno e a squarciare il velo. Una donna è ingannata ogni volta che le si promette libertà coprendola con un velo. Una donna è ingannata ogni volta che la si forza a reprimere i propri desideri. Una donna è ingannata ogni volta che la sua oppressione viene dimenticata nel silenzio.

Giuliana Sgrena, inviata de «Il manifesto», ha seguito l'evolversi di sanguinosi conflitti, in particolare in Somalia, Palestina, Afghanistan, oltre alla drammatica situazione in Algeria. Nei suoi servizi cerca di indagare la realtà che sta dietro lo scontro armato, la vita quotidiana delle principali vittime delle guerre moderne: donne e bambini. Ha dedicato particolare attenzione all'islamismo e al suo effetto sulla condizione delle donne. Attualmente collabora, tra l'altro, con «RaiNews24», con il settimanale tedesco «Die Zeit», con la radio della Svizzera italiana e con riviste di politica internazionale.

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