Igor Novara – Imoco Conegliano, finale scudetto mancata lo scorso anno, quando le azzurre vennero estromesse dall’atto conclusivo del campionato dalla Vero Volley, si ripropone a partire da stasera (al “Pala Verde” di Villorba con inizio alle 20,30, con diretta televisiva su Rai Sport +HD e direzione arbitrale affidata alla coppia Frapiccini e Luciani) come semifinale, un vero inedito per questa sfida ormai classica nelle ultime stagioni. A questo appuntamento le campionesse d’Italia in carica sono giunte rispettando in pieno il pronostico, superando in due gare la e-Work Busto Arsizio. Analogo risultato hanno ottenuto Cristina Chirichella e compagne nei confronti della Fenera Chieri, che le aveva precedute in classifica di una posizione, vincendo la prima gara in trasferta per poi chiudere la serie fra le mura amiche sabato scorso.
Inutile dire che il pronostico è a favore delle trevigiane, che hanno concluso la regular season con una sola sconfitta. Detto che si tratterà del quinto confronto in stagione fra le due formazioni (con le “pantere” che si sono aggiudicate i due match della regular season, la sfida di SuperCoppa e la semifinale di Coppa Italia in occasione della “Final four” di Bologna), occorre sottolineare che le novaresi si presentano a questo appuntamento con senza (o al limite con poca) pressione: di sfida durissima, contro un avversario di grande valore ha parlato già sabato sera Anna Danesi (nella foto LVF), una delle tre ex gialloblu insieme a Eleonora Fersino e McKenzie Adams, appena concluso il secondo match contro Chieri: «Ce la giocheremo a viso aperto, già a partire dalla prima partita in casa loro – ha confermato la centrale bresciana, una delle protagoniste del doppio successo sulle “collinari” – Durante la stagione regolare siamo state forse l’unica squadra a mettere in difficoltà Conegliano. Ora proveremo ad alzare l’asticella per ottenere qualcosa di più».
Sull’altro fronte il tecnico trevigiano Daniele Santarelli non lesina complimenti alla Igor: «Contro Chieri ho visto una Novara in salute, con tante individualità importanti e alternative valide che possono cambiare il match anche venendo dalla panchina. Sarà una sfida diversa, non una gara secca, ma la prima di una serie che prevedo molto combattuta. Dovremo essere aggressive a cominciare dalla battuta e cercare di limitare gli errori. Se sbagliamo poco non abbiamo paura di nessuno, se siamo fallose diventiamo vulnerabili».