Nel tardo pomeriggio di venerdì 28 aprile, Michele Bonetto, 45enne residente a Castelletto Ticino, si è recato in un condominio di via Cantoni 4 a Oleggio per chiarire alcune questioni pregresse con un conoscente ed è stato accoltellato a morte al torace. Per l’aggressione i carabinieri hanno arrestato con l’accusa di omicidio, Vincenzo Lasco, 64enne residente nel condominio in cui è avvenuta la tragedia, già noto alle forze dell’ordine e condannato per spaccio di stupefacenti, tentata estorsione e porto d’armi abusivo. L’uomo si è dichiarato estraneo ai fatti e si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Non è del tutto chiaro il motivo alla base della lite: durante le prime ricostruzioni sembrava che Bonetto si fosse presentato a casa di Lasco per difendere la figlia dalle avances che quest’ultima avrebbe ricevuto nei giorni precedenti, ma dagli approfondimenti successivi effettuati dal Nucleo investigativo dei carabinieri pare che il contesto riguardi sì la figlia, ma nell’ambito dello spaccio di droga.
Durante la discussione dove sono volate urla e offese, oltre che la coltellata fatale. Il trambusto ha richiamato l’attenzione dei vicini che hanno visto la vittima sanguinante uscire in strada. Sono stati loro a chiamare i soccorsi: le condizioni dell’uomo sono apparse subito gravi: trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Novara, è deceduto poco dopo.
Si tratta del secondo omicidio in pochi giorni sul territorio novarese: risale a domenica scorsa, infatti, l’accoltellamento avvenuto in via della Riotta, nel quartiere di Sant’Agabio a Novara, dove il tunisino Sami Ben Allala ha ferito a morte il connazionale trentenne Ramzi Arfaoui. Alla base della lite, secondo quanto emerso finora, ci sarebbe un movente passionale: l’accoltellatore, già nei giorni precedenti, aveva discusso col fratello della vittima per questioni sentimentali, forse una passione comune per la stessa donna. E così domenica pomeriggio si sono trovati per chiarire. Ma dalle parole si è passati subito ai fatti ed è spuntato il coltello che ha trafitto a morte Arfaoui.