Il territorio rafforza la telemedicina grazie alla donazione di Fondazione Bpn

Donati ai reparti di Pediatria e di Cure Palliative all'Asl 15 dispositivi grazie alla collaborazione con l'associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata”

Grazie all’impegno congiunto della Fondazione Banca Popolare di Novara e dell’Associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata” di Borgomanero, sono stati donati ai tre distretti dell’Asl di Novara, alla Pediatria e alla struttura Cure Palliative 15 dispositivi per la telemedicina: un’importante donazione di dispositivi per l’esecuzione di visite e prestazioni sanitarie a domicilio che consentono al medico di visitare i pazienti che non possono uscire di casa a causa della malattia, rimanendo nel proprio ambulatorio collegato da remoto.

Nel primo progetto i piccoli pazienti con malattie acute o croniche potranno essere curati e assistiti a casa da parte dei Pediatri di libera Scelta con un collegamento informatico da remoto e con il supporto dei genitori che raccoglieranno le informazioni da trasmettere al medico con l’aiuto dei device, mentre con il secondo progetto i medici e gli infermieri del servizio di Cure Palliative dell’Asl Novara potranno monitorare più frequentemente le condizioni dei pazienti in fase avanzata di malattia.

La Telemedicina rappresenta infatti un valido supporto in diversi scenari, consentendo una valutazione professionale e validata anche a distanza, con caratteristiche che la rendono paragonabile ad una “visita al letto del malato”.

L’attivazione del servizio verrà effettuata direttamente dagli operatori sanitari che valuteranno caso per caso se ci saranno al domicilio le condizioni per un loro corretto ed appropriato utilizzo.

«Oggi, grazie all’importante progresso tecnologico delle apparecchiature portatili e della telemedicina è possibile eseguire determinate prestazioni sanitarie e visite in rete con i medesimi standard qualitativi, di sicurezza e di efficienza diagnostica delle prestazioni eseguite in ambulatorio o al domicilio del paziente. I vantaggi per la sanità locale e per i pazienti sono evidenti» ha detto Gianni Valzer, direttore del Distretto Area Sud e referente dei progetti sperimentali di telemedicina.

«La telemedicina rappresenta un valido strumento per il monitoraggio di situazioni cliniche, per le quali può essere difficoltoso uno spostamento o che possano richiedere un follow up frequente o una “osservazione” in un ambiente “familiare”,  piuttosto che non in un ambulatorio/studio medico -ha spiegato Domenico Careddu Pediatra di Libera Scelta -. I progressi tecnologici realizzati nell’ambito della strumentazione diagnostica e del trasferimento di dati, consentono oggi di poter effettuare a distanza consulti e visite, con accuratezza sovrapponibile  a quella di una valutazione “al letto del paziente”, avvalendosi di device molto performanti in termini qualitativi e di efficienza».

«La Fondazione da sempre, sostiene i progetti a favore del territorio con una particolare sensibilità e attenzione ai “bisogni” dei soggetti più fragili – ha affermato Stefano Cusinato, presidente dell’associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata” -. Questo progetto inoltre ha degli importanti aspetti etici in quanto rispetta il principio dell’equa distribuzione delle cure, una maggiore qualità e accessibilità alle cure sul territorio. La telemedicina, infatti, raggiungerà anche quei soggetti che hanno bisogni sanitari speciali e che per ragioni cliniche non possono raggiungere le strutture sanitarie facilitando la presa in carico multi-professionale dei pazienti».

«Un ringraziamento alla Fondazione Bpn e all’associazione Pronefropatici che hanno consentito di rendere concreti due progetti di Telemedicina innovativi e che migliorano la capacità dell’Asl Novara di assistere due categorie di pazienti a cui l’Azienda Sanitaria  vuole prestare la massima attenzione: i bambini affetti da patologie croniche o acute in cui il monitoraggio deve essere costante per evitare aggravamenti improvvisi e i pazienti oncologici o neurologici in fase avanzata di malattia in cui la sofferenza fisica si associa spesso a una sofferenza psicologica dei pazienti e dei familiari» ha detto Angelo Penna, direttore generale dell’Asl Novara.

<La Fondazione BPN riafferma il suo impegno a favore dell’assistenza sanitaria pubblica e della salute dei cittadini sul territorio novarese – ha concluso il presidente, Franco Zanetta –. Crediamo fermamente nell’applicazione della tecnologia ai servizi forniti dalla sanità pubblica, specie quando consente di avvicinare i servizi alla persona assistita e garantire la loro continuità nel tempo. In questo modo è possibile anche contribuire a ridurre il problema, emerso in particolare con la pandemia, dei tempi di attesa per esami e cure, rendendo disponibili personale e risorse per le molteplici esigenze di servizio al pubblico».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Donati ai reparti di Pediatria e di Cure Palliative all’Asl 15 dispositivi grazie alla collaborazione con l’associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata”

Grazie all’impegno congiunto della Fondazione Banca Popolare di Novara e dell’Associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata” di Borgomanero, sono stati donati ai tre distretti dell'Asl di Novara, alla Pediatria e alla struttura Cure Palliative 15 dispositivi per la telemedicina: un'importante donazione di dispositivi per l’esecuzione di visite e prestazioni sanitarie a domicilio che consentono al medico di visitare i pazienti che non possono uscire di casa a causa della malattia, rimanendo nel proprio ambulatorio collegato da remoto.

Nel primo progetto i piccoli pazienti con malattie acute o croniche potranno essere curati e assistiti a casa da parte dei Pediatri di libera Scelta con un collegamento informatico da remoto e con il supporto dei genitori che raccoglieranno le informazioni da trasmettere al medico con l'aiuto dei device, mentre con il secondo progetto i medici e gli infermieri del servizio di Cure Palliative dell'Asl Novara potranno monitorare più frequentemente le condizioni dei pazienti in fase avanzata di malattia.

La Telemedicina rappresenta infatti un valido supporto in diversi scenari, consentendo una valutazione professionale e validata anche a distanza, con caratteristiche che la rendono paragonabile ad una “visita al letto del malato”.

L’attivazione del servizio verrà effettuata direttamente dagli operatori sanitari che valuteranno caso per caso se ci saranno al domicilio le condizioni per un loro corretto ed appropriato utilizzo.

«Oggi, grazie all’importante progresso tecnologico delle apparecchiature portatili e della telemedicina è possibile eseguire determinate prestazioni sanitarie e visite in rete con i medesimi standard qualitativi, di sicurezza e di efficienza diagnostica delle prestazioni eseguite in ambulatorio o al domicilio del paziente. I vantaggi per la sanità locale e per i pazienti sono evidenti» ha detto Gianni Valzer, direttore del Distretto Area Sud e referente dei progetti sperimentali di telemedicina.

«La telemedicina rappresenta un valido strumento per il monitoraggio di situazioni cliniche, per le quali può essere difficoltoso uno spostamento o che possano richiedere un follow up frequente o una “osservazione” in un ambiente “familiare”,  piuttosto che non in un ambulatorio/studio medico -ha spiegato Domenico Careddu Pediatra di Libera Scelta -. I progressi tecnologici realizzati nell’ambito della strumentazione diagnostica e del trasferimento di dati, consentono oggi di poter effettuare a distanza consulti e visite, con accuratezza sovrapponibile  a quella di una valutazione “al letto del paziente”, avvalendosi di device molto performanti in termini qualitativi e di efficienza».

«La Fondazione da sempre, sostiene i progetti a favore del territorio con una particolare sensibilità e attenzione ai “bisogni” dei soggetti più fragili - ha affermato Stefano Cusinato, presidente dell'associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata” -. Questo progetto inoltre ha degli importanti aspetti etici in quanto rispetta il principio dell’equa distribuzione delle cure, una maggiore qualità e accessibilità alle cure sul territorio. La telemedicina, infatti, raggiungerà anche quei soggetti che hanno bisogni sanitari speciali e che per ragioni cliniche non possono raggiungere le strutture sanitarie facilitando la presa in carico multi-professionale dei pazienti».

«Un ringraziamento alla Fondazione Bpn e all'associazione Pronefropatici che hanno consentito di rendere concreti due progetti di Telemedicina innovativi e che migliorano la capacità dell'Asl Novara di assistere due categorie di pazienti a cui l'Azienda Sanitaria  vuole prestare la massima attenzione: i bambini affetti da patologie croniche o acute in cui il monitoraggio deve essere costante per evitare aggravamenti improvvisi e i pazienti oncologici o neurologici in fase avanzata di malattia in cui la sofferenza fisica si associa spesso a una sofferenza psicologica dei pazienti e dei familiari» ha detto Angelo Penna, direttore generale dell'Asl Novara.

<La Fondazione BPN riafferma il suo impegno a favore dell’assistenza sanitaria pubblica e della salute dei cittadini sul territorio novarese – ha concluso il presidente, Franco Zanetta –. Crediamo fermamente nell’applicazione della tecnologia ai servizi forniti dalla sanità pubblica, specie quando consente di avvicinare i servizi alla persona assistita e garantire la loro continuità nel tempo. In questo modo è possibile anche contribuire a ridurre il problema, emerso in particolare con la pandemia, dei tempi di attesa per esami e cure, rendendo disponibili personale e risorse per le molteplici esigenze di servizio al pubblico».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore