Il Barbiere di Siviglia al Coccia è sold out. Il Maestro Franklin: «Il Teatro è in ascesa»

Nuova produzione del Teatro novarese in scena questo fine settimana. L'intervista al direttore d'orchestra

Il Barbierie di Siviglia al Teatro Coccia è sold out. L’attesa per il titolo rossiniano più amato dal pubblico è alta e lo dimostrano i numeri: tre repliche in programma questo fine settimana che registrano il tutto esaurito: per questa sera, venerdì 12 maggio, è impossibile trovare un biglietto; sabato 13 e domenica 14 hanno ancora qualche posto disponibile. Non succedeva da prima del Covid.

Una nuova produzione del teatro novarese, la00 seconda di questa stagione dopo Il Trovatore che ha aperto il cartellone di opera, che ha coinvolto sia maestranze del territorio che artisti di esperienza, a cominciare dal direttore d’orchestra, Christopher Franklin (in foto), statunitense di origine, italiano di adozione e residente a Lucca, la terra pucciniana.

«In passato il Coccia era considerato l’anticamera del Teatro alla Scala di Milano, una sorta di palcoscenico di prova per poi intraprendere la carriera – racconta il Maestro -. Io credo, invece, che oggi il Teatro sia in ascesa grazie alle numerose iniziative che vengono proposte. In questa produzione, ad esempio, ci sono cantanti e un’orchestra che potrebbero stare su qualunque altro palcoscenico di prestigio».

Franklin porta la sua competenza rossiniana a Novara: «La parola d’ordine per interpretare questo autore è eleganza e questa produzione lo è. Io sono molto tradizionalista e le regie e gli allestimenti che vogliono snaturare la musica e il libretto mettono in difficoltà anche gli interpreti. Anche il nostro settore si trova a essere in concorrenza con tutto quello che è on line, per questo motivo è necessario offrire spettacoli di qualità. Ma in provincia è un po’ più facile perché il legame con l’opera è più sentito rispetto alle grandi città».

«Ho debuttato come direttore d’orchestra a Bassano del Grappa, dove il teatro è sempre stato inserito in una rete insieme agli altri del territorio – aggiunge il Maestro -. Penso che questo sia fondamentale per rafforzare il lavoro, così come ci deve essere amore verso l’opera soprattutto nei piccoli centri per non perdere l’interesse dei giovani che diversamente andrebbe altrove».

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Al Coccia “Il Barbiere di Siviglia” fa il tutto esaurito

(ph Mario Finotti)

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Il Barbiere di Siviglia al Coccia è sold out. Il Maestro Franklin: «Il Teatro è in ascesa»

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Il Barbierie di Siviglia al Teatro Coccia è sold out. L’attesa per il titolo rossiniano più amato dal pubblico è alta e lo dimostrano i numeri: tre repliche in programma questo fine settimana che registrano il tutto esaurito: per questa sera, venerdì 12 maggio, è impossibile trovare un biglietto; sabato 13 e domenica 14 hanno ancora qualche posto disponibile. Non succedeva da prima del Covid.

Una nuova produzione del teatro novarese, la00 seconda di questa stagione dopo Il Trovatore che ha aperto il cartellone di opera, che ha coinvolto sia maestranze del territorio che artisti di esperienza, a cominciare dal direttore d’orchestra, Christopher Franklin (in foto), statunitense di origine, italiano di adozione e residente a Lucca, la terra pucciniana.

«In passato il Coccia era considerato l’anticamera del Teatro alla Scala di Milano, una sorta di palcoscenico di prova per poi intraprendere la carriera – racconta il Maestro -. Io credo, invece, che oggi il Teatro sia in ascesa grazie alle numerose iniziative che vengono proposte. In questa produzione, ad esempio, ci sono cantanti e un’orchestra che potrebbero stare su qualunque altro palcoscenico di prestigio».

Franklin porta la sua competenza rossiniana a Novara: «La parola d’ordine per interpretare questo autore è eleganza e questa produzione lo è. Io sono molto tradizionalista e le regie e gli allestimenti che vogliono snaturare la musica e il libretto mettono in difficoltà anche gli interpreti. Anche il nostro settore si trova a essere in concorrenza con tutto quello che è on line, per questo motivo è necessario offrire spettacoli di qualità. Ma in provincia è un po’ più facile perché il legame con l’opera è più sentito rispetto alle grandi città».

«Ho debuttato come direttore d’orchestra a Bassano del Grappa, dove il teatro è sempre stato inserito in una rete insieme agli altri del territorio – aggiunge il Maestro -. Penso che questo sia fondamentale per rafforzare il lavoro, così come ci deve essere amore verso l’opera soprattutto nei piccoli centri per non perdere l’interesse dei giovani che diversamente andrebbe altrove».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore