Lavori a rilento in piazza Pasteur, mercatali preoccupati. L’assessore: «Faremo il possibile per rispettare i tempi»

Botta e risposta tra gli operatori del mercatino e il Comune: «Stiamo vivendo una situazione da incubo e non ci viene neppure detto quando il cantiere interesserà la parte sotto la tettoia»

In piazza Pasteur i lavori di rifacimento dell’area proseguono ma, a detta degli operatori del mercatino, lentamente. Troppo lentamente. E con il trascorrere dei giorni cresce la preoccupazione che i tempi del cronoprogramma non saranno rispettati.


«Stiamo vivendo un autentico incubo – sbotta Mattia Barile, portavoce degli addetti dello storico mercatino – Ci era stato detto che i lavori sarebbero terminati entro la fine di agosto, ma a questo nessuno vuole più crederci. Facendo un calcolo logico si parla di dicembre, se non addirittura gennaio».
Dopo il completamento (o quasi) della nuova pavimentazione del lato verso corso XXIII Marzo e la posa dei nuovi bagni (belli a vederli ma… inutilizzabili), il cantiere interessa in questi giorni la zona davanti all’ex macello, anche se gli addetti «sono solo due o tre alla volta». A fianco la tensostruttura montata per accogliere temporaneamente qualche addetti risulta sistematicamente vuota: «Il paradosso è che il tendone, oltre a non essere utilizzato, sottrae anche posti per parcheggiare. Così tanti possibili clienti non si fermano neppure. Risultato? Un calo dei nostri incassi, praticamente ormai dimezzati».


Uno dei motivi per il ritardo sarebbe da imputare alla mancanza del materiale, nello specifico i “cubetti” che costituiscono la nuova pavimentazione scelta: «Ci è stato spiegato che possono essere forniti per circa 400 metri quadrati ogni trenta giorni – continua Barile – ma di questo passo ci vogliono sei mesi».

Secondo gli operatori una possibile soluzione avrebbe potuto essere quella di stoccare un quantitativo sufficiente per poi iniziare il lavoro vero e proprio di posa: «Quello che ci dà fastidio è l’approssimazione e il menefreghismo con il quale siamo trattati. Nessuna comunicazione, nessuno avviso. Scrivo una mail ma nessuno risponde. Quando l’intervento interesserà la zona sotto la tettoia, dove tra l’altro dovranno essere rifatti i sottoservizi, saremo costretti a chiudere. Ma in che data? Abbiamo diritto di saperlo per poterci organizzare di conseguenza».


Sull’altro fronte l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Novara Rocco Zoccali ammette anche lui che esista un problema «legato all’approvvigionamento dei materiali. Nonostante questo teniamo la barra dritta – rassicura – perché il nostro obiettivo rimane quello di rispettare i tempi, che prevedono la conclusione dell’intervento alla fine del mese di agosto».

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Luca Mattioli

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Lavori a rilento in piazza Pasteur, mercatali preoccupati. L’assessore: «Faremo il possibile per rispettare i tempi»

Botta e risposta tra gli operatori del mercatino e il Comune: «Stiamo vivendo una situazione da incubo e non ci viene neppure detto quando il cantiere interesserà la parte sotto la tettoia»

In piazza Pasteur i lavori di rifacimento dell’area proseguono ma, a detta degli operatori del mercatino, lentamente. Troppo lentamente. E con il trascorrere dei giorni cresce la preoccupazione che i tempi del cronoprogramma non saranno rispettati.


«Stiamo vivendo un autentico incubo – sbotta Mattia Barile, portavoce degli addetti dello storico mercatino – Ci era stato detto che i lavori sarebbero terminati entro la fine di agosto, ma a questo nessuno vuole più crederci. Facendo un calcolo logico si parla di dicembre, se non addirittura gennaio».
Dopo il completamento (o quasi) della nuova pavimentazione del lato verso corso XXIII Marzo e la posa dei nuovi bagni (belli a vederli ma… inutilizzabili), il cantiere interessa in questi giorni la zona davanti all’ex macello, anche se gli addetti «sono solo due o tre alla volta». A fianco la tensostruttura montata per accogliere temporaneamente qualche addetti risulta sistematicamente vuota: «Il paradosso è che il tendone, oltre a non essere utilizzato, sottrae anche posti per parcheggiare. Così tanti possibili clienti non si fermano neppure. Risultato? Un calo dei nostri incassi, praticamente ormai dimezzati».


Uno dei motivi per il ritardo sarebbe da imputare alla mancanza del materiale, nello specifico i “cubetti” che costituiscono la nuova pavimentazione scelta: «Ci è stato spiegato che possono essere forniti per circa 400 metri quadrati ogni trenta giorni – continua Barile – ma di questo passo ci vogliono sei mesi».

Secondo gli operatori una possibile soluzione avrebbe potuto essere quella di stoccare un quantitativo sufficiente per poi iniziare il lavoro vero e proprio di posa: «Quello che ci dà fastidio è l’approssimazione e il menefreghismo con il quale siamo trattati. Nessuna comunicazione, nessuno avviso. Scrivo una mail ma nessuno risponde. Quando l’intervento interesserà la zona sotto la tettoia, dove tra l’altro dovranno essere rifatti i sottoservizi, saremo costretti a chiudere. Ma in che data? Abbiamo diritto di saperlo per poterci organizzare di conseguenza».


Sull’altro fronte l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Novara Rocco Zoccali ammette anche lui che esista un problema «legato all’approvvigionamento dei materiali. Nonostante questo teniamo la barra dritta – rassicura – perché il nostro obiettivo rimane quello di rispettare i tempi, che prevedono la conclusione dell’intervento alla fine del mese di agosto».

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