La gestione avrà basi differenti rispetto al passato, ma che non significa assolutamente un ridimensionamento. Anzi, dovrà nascere un Novara sbarazzino, giovane, ma con l’atteggiamento di chi vuole essere protagonista.
Dopo aver ufficializzato la rescissione con l’allenatore Roberto Cevoli, uno degli ultimi gentleman a sedersi sulla panchina del Novara, l’ingegnere romano ha deciso di voltare pagina, scegliere un nuovo direttore sportivo, che avrebbe individuato nel quarantaduenne Simone Di Battista, che però prima di poter dare la piena disponibilità al Novara, deve chiudere il biennio con la Cremonese, dove è contrattualmente legato sino al 30 giugno 2023. Poi, il manager biellese con lunga esperienza in Serie D con Borgosesia e Fiorenzuola, nei professionisti nello scouting dei grigiorossi lombardi della Cremonese, potrà dire di si al Novara. Trattativa che da tempo era stata avviata e che arriverà alla conclusione auspicata da entrambe le parti.
Il primo nodo da sciogliere per il direttore sportivo sarà quello riguardante l’allenatore, non è un mistero che il Novara che verrà dovrà avere radici ben salde col territorio, e tra le bandiere che la torcida azzurra ha sempre avuto tra i propri beniamini c’è il centrocampista Daniele Buzzegoli, che ha intrapreso la carriera in panchina nei toscani del San Donato Tavarnelle, retrocessi nei play out contro l’Alessandria. Buzzegoli potrebbe far ritorno nella città di San Gaudenzio, non l’unico con trascorsi positivissimi nel Novara, per far rinascere entusiasmi sopiti. I primi passi verso un futuro tutto da scoprire, nella terza, calda, estate sotto l’egida di Massimo Ferranti, senza il quale il Novara vivrebbe ancora nell’oblio e in mezzo a tanti dubbi.