Visite e medicinali gratuiti per gli animali d’affezione intestati a persone in carico ai Servizi sociali. Da questa mattina, giovedì 22 giugno, è stato attivato il servizio con l’inaugurazione di un apposito ambulatorio al quale si potrà accedere da via Monte San Gabriele.
Al taglio del nastro è intervenuta l’assessore regionale al Benessere animale Chiara Caucino, sostenitrice di un progetto che parte con un budget di 310 mila euro su tutto il territorio del Piemonte. Con lei sono intervenuti i consiglieri a Palazzo Lascaris Federico Perugini e Letizia Nicotra, l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Novara Teresa Armienti, il consigliere provinciale Arduino Pasquini, il direttore generale dell’Asl di Novara Angelo Penna, il responsabile del Dipartimento Franco Tinelli, la presidente dell’Ordine dei medici veterinari provinciale Fabrizia Canepa e il questore Alessandra Faranda Cordella, oltre a volontari delle associazioni animaliste.
«Un’iniziativa sorta alla fine dello scorso anno – ha ricordato l’assessore Caucino – che si è concretizzata in tempi relativamente brevi, affidandoci alle aziende locali che hanno fornito un supporto notevole». Un servizio «pensato per i soggetti fragili, dagli anziani ai disabili; a tutti coloro che sono in carico ai Servizi sociali e che tendenzialmente non potrebbero permettersi cure veterinarie. Vogliamo offrire le cure base agli animali di queste famiglie (in tutto il Piemonte ci sono 260 mila cittadini in carico ai Servizi sociali e 30 mila animali detenuti da queste persone, ndr); un’operazione importante, che nulla toglie alle professionalità private». Caucino ha poi esortato la prevenzione «evitando gli abbandoni proprio da parte di famiglie già in difficoltà. Importante la rete creata qui a Novara con l’Asl e le associazioni del terzo settore».
Un progetto, ha ricordato invece Canepa, che “stabilizza” una realtà di fatto già resa possibile «grazie al lavoro dell’assessore Armienti e che vede da tempo molti veterinari offrire prestazioni gratuite a possessori di animali in difficoltà, non ultimo in occasione dell’arrivo in città di profughi ucraini».
Ringraziamenti sono giunti dal direttore dell’Asl Penna («Si tratta di un’occasione che abbiamo colto immediatamente perché abbiamo un’interlocuzione con tutti i soggetti interessati. Sappiamo che in alcune situazioni familiari l’animale d’affezione rimane l’unica risorsa») e dal responsabile del Dipartimento Tinelli («La Direzione aziendale ha subito recepito questo genere di iniziativa, che vede la presenza di figure importanti. Abbiamo incrementato l’attività in questo settore anche attraverso un ampliamento dell’organico»), mentre l’assessore del Comune di Novara Armienti ha ricordato anche lei che «il progetto non fa che rendere istituzionale una “rete” già esistente, che si sta dando da fare per supportare nuclei che soffrono». Pasquini ha portato il saluto dell’assessore regionale Matteo Marnati, soffermandosi anche lui sull’esistente “rete” piuttosto strutturata, «anche se ci sono comuni più piccoli che non riescono a sopperire certe situazioni». Si è molto parlato di prevenzione e da questo punto di vista, ha ricordato il questore Faranda Cordella, «quello che è importante per la comunità lo è anche per noi della Polizia. Tutto contribuisce a rendere le società più sane e sicure».
Un progetto destinato ad ampliarsi anche territorialmente, visto che in autunno è prevista l’apertura di un’analoga struttura anche ad Arona, coprendo di fatto la parte settentrionale della provincia, mentre nel Vco il servizio dovrebbe svolgersi nei tre centri principali, Verbania, Omegna e Domodossola.
Una risposta
Bella iniziativa ma gradirei saperne di più sono una disoccupata purtroppo e ho due cani che amo ma le vaccinazioni sono diventate per me un tabù. Vorrei sapere se i miei cani hanno il diritto