Città Europea dello Sport, Novara ci prova. Terminata la visita della Commissione Aces

Incontro di commiato a Palazzo Cabrino, nella mattinata festiva di ieri, domenica 25 giugno, con i cinque commissari che dovranno valutare la candidatura della nostra città per questo titolo

Conferenza stampa insolita, nella mattinata festiva di ieri, domenica 25 giugno, a Palazzo Cabrino per annunciare la conclusione della visita in città da parte della Commissione Aces, l’ente che dovrà valutare la candidatura di Novara a “Città europea dello sport 2025”.

All’ombra della Cupola, dopo la precedente esperienza di tredici anni fa (sindaco Massimo Giordano, assessore allo Sport Franco Caressa), si punta decisamente al bis, questa volta con il binomio Alessandro Canelli – Ivan De Grandis, presentando quanto fatto, si sta facendo e si farà in futuro per lo sport. Non a caso Ivan De Grandis (attuale titolare della delega “sportiva” in giunta) ha scelto “Lo sport a 360 gradi” come slogan, ma volendo evidenziare anche l’orgoglio della “novaresità” nel mostrare nel corso di due giorni ai cinque componenti della commissione – guidata da Simone Pintoni e composta dallo spagnolo Antonio Carte, dal ceco Lucas Vorel, dalla vicepresidente nazionale del Cisdir e Cip Lombardia Linda Casalini e dal rappresentante del Credito sportivo Giuseppe Pagani – le iniziative sportive e tanto altro, accompagnandoli a una salita sul celebre monumento antonelliano e all’inaugurazione, sabato sera, degli Street Games.


Tanta carne al fuoco, insomma, che ha sicuramente contribuito (forse) a fare scattare qualche punto in più agli occhi dei commissari (e il fatto che Novara abbia già rivestito questo ruolo in passato non può che giocare a favore), che saranno chiamati a sciogliere la riserva e annunciare il vincitore entro il prossimo mese di ottobre. Il cammino non è facilissimo, perché Novara dove vedersela con altre sette candidate (Ascoli Piceno, Chieri, Jesolo, Mogliano Veneto, Seregno, Taranto e Venaria Reale) nella sezione riservata ai centri con una popolazione superiore ai 25 mila abitanti. Però un cauto ottimismo comincia a serpeggiare…

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Città Europea dello Sport, Novara ci prova. Terminata la visita della Commissione Aces

Incontro di commiato a Palazzo Cabrino, nella mattinata festiva di ieri, domenica 25 giugno, con i cinque commissari che dovranno valutare la candidatura della nostra città per questo titolo

Conferenza stampa insolita, nella mattinata festiva di ieri, domenica 25 giugno, a Palazzo Cabrino per annunciare la conclusione della visita in città da parte della Commissione Aces, l’ente che dovrà valutare la candidatura di Novara a “Città europea dello sport 2025”.

All’ombra della Cupola, dopo la precedente esperienza di tredici anni fa (sindaco Massimo Giordano, assessore allo Sport Franco Caressa), si punta decisamente al bis, questa volta con il binomio Alessandro Canelli – Ivan De Grandis, presentando quanto fatto, si sta facendo e si farà in futuro per lo sport. Non a caso Ivan De Grandis (attuale titolare della delega “sportiva” in giunta) ha scelto “Lo sport a 360 gradi” come slogan, ma volendo evidenziare anche l’orgoglio della “novaresità” nel mostrare nel corso di due giorni ai cinque componenti della commissione – guidata da Simone Pintoni e composta dallo spagnolo Antonio Carte, dal ceco Lucas Vorel, dalla vicepresidente nazionale del Cisdir e Cip Lombardia Linda Casalini e dal rappresentante del Credito sportivo Giuseppe Pagani – le iniziative sportive e tanto altro, accompagnandoli a una salita sul celebre monumento antonelliano e all’inaugurazione, sabato sera, degli Street Games.


Tanta carne al fuoco, insomma, che ha sicuramente contribuito (forse) a fare scattare qualche punto in più agli occhi dei commissari (e il fatto che Novara abbia già rivestito questo ruolo in passato non può che giocare a favore), che saranno chiamati a sciogliere la riserva e annunciare il vincitore entro il prossimo mese di ottobre. Il cammino non è facilissimo, perché Novara dove vedersela con altre sette candidate (Ascoli Piceno, Chieri, Jesolo, Mogliano Veneto, Seregno, Taranto e Venaria Reale) nella sezione riservata ai centri con una popolazione superiore ai 25 mila abitanti. Però un cauto ottimismo comincia a serpeggiare…

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