Due imprenditori ceranesi denunciati e la loro azienda sequestrata con l’accusa di sfruttamento del lavoro, lesioni personali colpose gravissime, deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, oltre a una serie di violazioni connesse con l’igiene e la sicurezza sul posto di lavoro. L’operazione è scattata nella mattinata di ieri, lunedì 26 giugno, da parte della Polizia locale di Trecate in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro, l’Asl Novara e la Polizia provinciale.
L’indagine era stata avviata qualche settimana fa dagli agenti trecatesi a seguito di un controllo incrociato delle residenze sul territorio: la verifica aveva portato gli investigatori a individuare un sistema che consentiva a cittadini extracomunitari di ottenere il permesso di soggiorno attraverso false dichiarazioni di residenza.
E’ così che ieri gli agenti hanno dato seguito al decreto di ispezione emesso dalla Procura di Novara nei confronti di un’azienda con attività a Cerano. L’operazione ha portato alla denuncia a piede libero dei due imprenditori e al sequestro preventivo dell’azienda.
«Ringrazio il comandante Pier Zanatto e gli agenti della Polizia locale per l’impegno con cui hanno svolto un’attività investigativa che ha messo in luce presunte violazioni e tutelato i lavoratori – commenta il sindaco Federico Binatti –. Lo sfruttamento del lavoro e il caporalato sono fenomeni criminali che impongono condizioni di vita degradanti, approfittando dello stato di vulnerabilità e di bisogno dei lavoratori. Dinamiche, queste, che non solo ledono la dignità delle persone ma che danneggiano indirettamente anche tutte quelle imprese che scelgono di operare nella legalità».