La cucina novarese sbarca in Senato con chef Gianpiero Cravero. La serata, che si è svolta ieri – 4 luglio – in una delle sale di Palazzo Madama, ha visto la partecipazione di numerosi produttori del territorio che hanno presentato la peculiarità e la storicità delle loro produzioni con l’obiettivo di avviare un nuovo percorso di valorizzazione e promozione delle eccellenze enogastronomiche tipiche del novarese.
L’iniziativa è stata promossa dal senatore novarese, Gaetano Nastri, coordinata dal consigliere provinciale al Turismo, Luigi Laterza, e supportata dall’Agenzia di accoglienza e promozione turistica Terre dell’Alto Piemonte e dalla Camera di Commercio Monterosa Laghi Alto Piemonte. Alla serata ha partecipato anche l’assessore al Commercio del Comune di Novara, Marina Chiarelli.
I piatti tipici della tradizione locale, preparati da chef Cravero, hanno visto protagonisti i salumi Dessilani, il gorgonzola Baruffaldi, la paniscia preparata con “Il Riso Buono”, i biscotti Camporelli. Il tutto accompagnato dai vini Rovellotti e dal raro vino Mufii, unico vino muffato del Piemonte prodotto a Barengo. Tanti gli attestati di stima e ringraziamento al senatore Nastri per aver dato questa vetrina importante alle produzioni novaresi.
«Il 4 luglio 2023 sarà ricordato per una serie di coincidenze astrali che guardano al futuro dell’Alto Piemonte, delle sue imprese, dei suoi prodotti e del lavoro in genere, che è l’unica iniziativa che porta al benessere delle popolazioni”» ha detto Paolo Rovellotti.
Angelo Baruffaldi, dell’omonima produzione di gorgonzola, ha chiesto al senatore Nastri «di farsi promotore di ulteriori iniziative di promozione come questa, indispensabili per la crescita del turismo nel novarese».
Per Cristina Guidobono Cavalchini di “Riso Buono” «vedere il nostro prodotto servito tra la bellezza e la storia di Palazzo Madama mi ha riempito di felicità», mentre Dessilani Salumi ha ringraziato Nastri «per aver ricevuto questo invito e aver potuto partecipare a questa iniziativa così prestigiosa utile a riconoscere la qualità e la tradizione dei nostri prodotti».
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